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Google arruola iPhone come chiave di sicurezza a due fattori

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Google ora permette agli utenti di iPhone con iOS 10 o seguenti, di sfruttare i loro dispositivi come chiave di sicurezza per l’autenticazione quando si effettua il login su account Google, alla stregua di quanto possibile fare con chiavette di sicurezza fisiche come Yubikey, che fungono da protezione a due fattori per siti e servizi che le supportano, sfruttabili al posto di SMS o codice generato da altra app.

È in pratica possibile usare un iPhone al posto di una chiavetta fisica. La nuova funzione di autenticazione a due fattori (2FA) è simile a quella già offerta da aprile dello scorso anno con i dispositivi Android ed è legata al cosiddetto “programma di protezione avanzata”, offerto da Google per la protezione di account personali di figure come giornalisti, attivisti, dirigenti aziendali e team di campagne elettorali che sono ritenuti a rischio di attacchi mirati.

L’Advanced Protection Program è stato annunciato da Google nell’ottobre del 2017. L’idea è che persino gli utenti più informati sulla sicurezza potrebbero farsi trarre in inganno da un attacco di phishing ricercato. Per proteggere gli utenti da queste minacce, la protezione avanzata supera la tradizionale verifica in due passaggi richiedendo l’uso di un token di sicurezza, oltre alla password, per accedere agli account Google.

Quando l’utente si registra a nuovi servizi o app, potrebbe essere chiesto di consentire l’accesso ai dati del proprio account Google. In genere non costituisce alcun rischio, ma malintenzionati sfruttando tecniche ricercate potrebbero compromettere o spacciarsi per un’app o un servizio per avere accesso a dati personali.

L’iPhone ora utilizzabile come chiave di sicurezza per connettersi a servizi Google

Per maggiore sicurezza, la protezione avanzata consente l’accesso alle email e ai file di Drive soltanto alle app Google e a specifiche app di terze parti. La protezione avanzata aggiunge ulteriori passaggi per verificare l’identità dell’utente durante la procedura di recupero dell’account al fine di fornire la maggiore protezione possibile contro questo tipo di accesso fraudolento.

Se fate affidamento all’ecosistema di Google, la nuova soluzione può essere interessante, utile e universale, forse anche più comoda rispetto alle chiavi di sicurezza generiche.

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