Dopo aver annullato l’edizione 2020 a causa del COVID-19, l’evento I/O di Google è pronto a tornare con l’edizione 2021: anche se sarà soltanto online, l’azienda ne è comunque entusiasta perché, annuncia l’amministratore delegato Sundar Pichai, saranno fatti «annunci significativi» lasciando intendere importanti novità in arrivo. Alcuni prodotti saranno aggiornati: sebbene non è possibile dire con certezza di cosa si tratti, molti sono convinti che Google stia per lanciare il telefono Pixel 5a 5G, senza perciò interrompere la tradizione della serie “A” degli smartphone con cui viene offerta una alternativa economica, ma moderna e aggiornata, alla linea principale.
A parte questo telefono e per restare in tema, ci sono buone probabilità di non vedere nessun Pixel della serie 6, che di solito viene annunciata verso fine anno. Invece ci si può aspettare che Google condivida i progressi fatti con Android 12 e parli delle novità e dei cambiamenti che questa versione introdurrà nel momento in cui sarà disponibile al pubblico. Ci potrebbe essere anche spazio per Chrome OS, magari insieme a nuovi Chromebook, e per un paio di Pixel Buds, di cui si è parlato nel corso delle ultime settimane.
L’annuncio di aspettarsi “aggiornamenti e annunci significativi sui prodotti” va a braccetto con la notizia del graduale ritorno alla normalità che sta avvenendo all’interno dell’azienda, dopo un anno in cui i dipendenti si sono dovuti adattare al lavoro da casa. Come dicevamo in apertura l’edizione 2020 del Google I/O fu annullata proprio per via dello scoppio della pandemia di coronavirus, ma quest’anno la conferenza per gli sviluppatori ci sarà e si terrà dal 18 al 20 maggio, iniziando con un intervento di Pichai.
Nei primi mesi di emergenza Google sospese sia Chrome che il rilascio di Chrome OS, dando la priorità agli aggiornamenti di sicurezza anziché puntare alle funzionalità. Il lancio della versione 81 del browser fu ritardata e la numero 82 saltò del tutto, rilasciando direttamente Chrome 83 nel mese di maggio 2020. Lo sviluppo di Android è progredito in maniera simile e ancora oggi gli ingegneri ci lavorano da remoto.
Nel frattempo G Suite ha cambiato nome in Workspace e Google Meet, complice anche la maggiore necessità attuale, è in continua espansione. E’ andata bene anche agli YouTube Shorts, che nel mese di marzo contavano 6,5 miliardi di visualizzazioni giornaliere, in aumento quindi di circa 3 miliardi di visualizzazioni rispetto ai numeri registrati a fine 2020, grazie anche al lancio dello strumento negli Stati Uniti.
Se si guarda invece alle altre scommesse su cui punta l’azienda, Pichai ha nominato i nuovi co-CEO di Waymo (impresa del gruppo Alphabet che utilizza la tecnologia per creare autovetture autonome, ndr) e ha menzionato brevemente Calico Life Sciences, una società con cui Google mira a «Comprendere meglio la biologia che controlla l’invecchiamento e la durata della vita» per «scoprire e sviluppare tecnologie che consentano alle persone di vivere una vita più lunga e più sana».
Per dirla in un modo più eclatante, come ha fatto la rivista Time nel 2013, Google vuole “risolvere la morte”. Calico insieme al partner AbbVie, lo scorso febbraio, ha iniziato i propri programmi clinici su alcune terapie farmacologiche che dovrebbero poi permettere di curare il cancro e le malattie neurodegenerative come la SLA e il morbo di Parkinson.
Ora non rimane che attendere il 18-20 maggio per scoprire se Google I/O 2021 manterrà le promesse della società in termini di annunci e novità: a breve distanza seguirà il secondo evento Apple dell’anno, la conferenza mondiale degli sviluppatori WWDC 2021.