Non tutte le ciambelle escono col “Google”, verrebbe da dire. L’azienda di Android ha infatti deciso di calare definitivamente il sipario su alcuni dei suoi prodotti lanciati negli ultimi anni e che non hanno riscosso molto successo, anzi: possono ormai essere considerati un flop.
Fra questi forse il nome più altisonante è quel Google Wave, che al lancio suscitò grande entusiasmo per gli sviluppatori, ma venne snobbato dalle masse. Già abbandonato a se stesso da Google da qualche mese, dal prossimo aprile Google Wave sarà solo un ricordo.
La stessa fine toccherà ad altre sei iniziative di Mountain View: citiamo Knol, che avrebbe dovuto essere un’alternativa a Wikipedia; Google Gears, il plug in per browser che consentiva l’accesso offline a Docs e Gmail, ormai reso inutile con l’avvento dell’HTML5; Google Friend Connect, uno dei primi tentativi social di Google, che però resterà disponibile per gli utenti di Blogger.
La decisione di Google di chiudere molti progetti, decisione che si sta concretizzando in maniera evidente negli ultimi mesi, evidenzia la volontà dell’azienda di concentrare tutte le risorse sui prodotti “core”, fra cui l’emergente Google+, senza disperdere risorse ed energie in progetti minori e privi di riscontro pubblico.