Non è tutto oro ciò che luccica in casa Google o meglio Alphabet (la casa che ospita tutte le attività di Big G). Dopo i problemi in Nest con dipendenti spaventanti e irritati dal carattere intrattabile del CEO Tony Fadell, ora ci sarebbero guai anche in casa Verily una realtà in precedenza nota come Google Life Science e che si occupa di ricerche, unendo medicina e tecnologia.
Sergey Brin nel corso di una riunione ha difeso le scelte compiute da Verily e in particolare il CEO Andy Conrad, è stato oggetto di critiche, “immeritate e impulsive” secondo Brin. Qualcosa che non funziona sembra quindi da dare per scontato, visto che si sarebbe registrata una fuga di manager e ricercatori per motivazioni simili a quelle lamentate da ex dipendenti Nest: incompatibilità con il carattere del CEO.
Altre difficoltà per Alphabet arrivano da Boston Dynamics, una società di ingegneria robotica fondata nel 1992, comprata da Google nel 2013. Si tratta di robot all’avanguardia in grado di mantenere l’equilibrio, aprire porte, rialzarsi da terra quando cadono, camminare in boschi e terreni di vario tipo, ma a quanto pare di capire non si è trovato un target di riferimento preciso al quale vendere i prodotti. Orfana di Andy Rubin (che ha rimesso il proprio incarico nel 2014) Alphabet stia cercando acquirenti ai quali consegnare 300 ingegneri che non hanno più una guida di riferimento e non sanno bene come monetizzare i risultati delle loro ricerche.