Google ha recentemente acquisito Mike & Maaike, studio di design responsabile fra le altre cose del design dell’Xbox 360 e dell’originale G1, il primo terminale Android commercializzato in USA sotto l’operatore T-Mobile e commercializzato in Italia con il nome di HTC Dream, oltre ad una serie di prototipi Android mai usciti sul mercato.
Lo scopo dell’acquisizione non è dichiarato, ma l’ipotesi logicamente più corretta è che si tratta dell’ennesimo tassello che proietta Mountain View direttamente sul mercato hardware. Dopo l’acquisizione di Motorola, l’aggiunta di uno studio responsabile di stabilire lo stile e l’estetica di un prodotto sembra un’ulteriore prova nel volersi impegnare in futuro nella produzione di dispositivi e non limitarsi solo alla produzione del software che andrà ad equipaggiarli.
Nonostante Google continui a sottolineare la volontà nel volere sostanzialmente restare al di fuori del settore hardware, le ultime vicissitudini e le acquisizioni dell’azienda sembrano rendere meno credibile questo proclama.
Potenzialmente ora Google ha la possibiilità, come Apple, di progettare (Mike & Maaike), produrre (Motorola) ed equipaggiare con un sistema operativo proprietario (Android) smartphone e tablet ed è difficile pensare che il futuro – più o meno prossimo – possa essere privo di smartphone o tablet Google.