iTunes e i dispositivi con iOS supportano la riproduzione di vari formati audio: AAC, MP3, WAV, AIFF e Apple Lossless; i primi due sono formati compressi di tipo “lossy” (tecnica di compressione con perdita di dettagli in base al fattore di compressione), gli altri sono formati non compressi (senza perdita di dettagli nel flusso audio ma con lo svantaggio di occupare molto più spazio su disco o sul supporto sul quale sono registrati). L’Apple Lossless, a onor del vero, è un formato compresso ma senza perdita di dettagli ed è un buon compromesso per ottenere file audio di qualità di ridotte dimensioni. Chi si occupa di musica conosce certamente anche il formato FLAC, un codec audio gratuito compresso di tipo lossless, ormai in giro da quasi un decennio e molto usato in virtù della sua capacità di raggiungere fattori di compressione importanti, dell’ordine del 30-50% contro il 10-20% tipicamente raggiunto da altri algoritmi quando questi sono utilizzati per comprimere file audio. Tra le case che supportano questo formato, c’è la Deutsche Grammophon (pubblica esclusivamente musica classica) e che da qualche tempo ha reso disponibili per il download a pagamento, titoli in questo formato. iTunes, i dispositivi con iOS non supportano nativamente i FLAC ma è possibile aggiungere il supporto a questo formato tramite varie app.
Una delle migliori è certamente Golden Ear, app nativa per iPad e iPhone recentemente aggiornata e con la quale è possibile riprodurre i file FLAC sfruttando la funzionalità di condivisione di iTunes: dopo aver acquistato l’applicazione, collegando il dispositivo iOS e avviando iTunes, basta portarsi nella sezione “applicazioni” del dispositivo e dalla sezione “Convisione documenti” aggiungere i file desiderati. L’applicazione per iOS mette a disposizione varie opzioni per visualizzare colori e sfondi particolari, consente di riprodurre file in modalità “shuffle”, supporta i cue sheet (cataloghi scaricabili da internet) e varie opzioni di riproduzione.
Golden Ear costa 4,99 euro e si compra a partire da qui
[A cura di Mauro Notarianni]