Go è un nuovo linguaggio di programmazione rilasciato da Google come Open Source (licenza BSD). Sul sito ufficiale il linguaggio viene definito “semplice, veloce, concorrente e divertente”. Si tratta del secondo esperimento di Google in questo settore, poiché a luglio la società aveva già rilasciato Simple, un dialetto Basic per lo sviluppo di applicazioni per Android. Secondo quanto visibile nel sito dedicato agli sviluppatori è possibile realizzare programmi che girano alla stessa velocità di applicazioni native in C e la compilazione delle applicazioni e pressoché istantanea. Il linguaggio è usato internamente da Google, ma l’obiettivo è quello di farlo diventare un linguaggio di sistema a tutti gli effetti. Secondo quanto riportato nelle FAQ sul sito ufficiale la curva di apprendimento non è ripida e se si hanno conoscenze di programmazione-base il livello di difficoltà è lo stesso di Java.
Il rilascio come progetto open source dovrebbe far sì che arrivino tool quali plug-in per l’IDE di Eclipse (al momento non esiste un IDE per Go) e altre migliorie da terze parti. Non è chiaro se Go avrà un ruolo nello sviluppo di Chrome OS, ma Rob Pike, ingegnere capo a Google ha fatto sapere che il sistema è integrabile con Native Client, la tecnologia open-source di Google che consente di eseguire codice nativo dalle applicazioni web. Go dispone al momento di due compilatori: Gccgo che si appoggia a GCC come back-end e una suite di compilatori (6g e 8g) pensati rispettivamente per sistemi x86 a 64bit e x86 a 32 bit. E’ in arrivo il supporto per chip ARM e dispositivi Android. Il problema, in quest’ultimo caso come ha dichiarato Pike “è la mancanza di un’unità floating point.
[A cura di Mauro Notarianni]