La fondazione che gestisce il Progetto GNOME Linux– comunità che riunisce volontari, professionisti e organizzazioni la cui attività principale è lo sviluppo dell’ambiente desktop GNOME e della piattaforma software su cui si basa – ha annunciato l’arrivo di Holly Million come direttore esecutivo, una scelta a dir poco controversa. Nel curriculum, infatti, la donna si definisce una “sciamana professionista” a tempo pieno.
Gnome, lo ricordiamo, è un ambiente desktop Free e open source per Linux e altri sistemi operativi Unix-like, nato con l’obiettivo di fornire sia un ambiente desktop, sia un ambiente di sviluppo libero per i sistemi operativi basati su Linux. Gli ideatori sono i programmatori messicani Miguel de Icaza e Federico Mena: attualmente è sviluppato dalla comunità del Progetto GNOME.
Il comunicato stampa della fondazione che gestisce il progetto cita per il nuovo direttore esecutivo Holly Million un Master of Arts in Education e un Bachelor of Arts in inglese (due titoli accademici universitari), ma lo specialista di GNU/Linux Bryan Lunduke è un po’ scettico sulle competenze della donna in campi che riguardano il software.
Sul suo blog Holly Million ammette di non avere esperienza nel mondo del software, anche in relazione a Gnome che a GNU/Linux. A essere oggetto di discussione è il suo sito personale, ora inaccessibile, nel quale la donna di definisce “sciamano professionista” e specialista in erbe medicinali.
Parte del suo lavoro, a quanto pare, consisteva nella vendita di “erbe spirituali” e nell’organizzazione di sessioni di “pulizia energetica sciamanica” a distanza. Il suo account Instagram è stato reso privato ma la pagina Facebook rimane visibile e da queste si vede l’interesse della donna verso pratiche esoteriche.
Tecnologia e sciamani
Tutto questo può far sorridere e non è chiaro sulla base di cosa questa donna sia stata scelta alla direzione di un progetto software. Il suo passato sembra oltretutto fonte di imbarazzo per la stessa fondazione che infatti nel comunicato fa riferimento alle pratiche sciamaniche e credenze con presenti esseri soprannaturali o spiriti.
Apparentemente non c’è nulla di male nel credere a benefici di pratiche occulte, esperienze, formule e tecniche medianiche, ma un conto sono i presunti benefici per l’anima, altro sono potenziali conseguenze, anche gravi, per il corpo.
Può sembrare una contraddizione ma l’appartenenza al mondo della tecnologia non esclude credenze e pratiche esoteriche. Anche Steve Jobs rifiutò a lungo le operazioni chirurgiche, preferendo ostinatamente rimedi alternativi come l’agopuntura, una dieta vegetariana e succhi di frutta, e rimedi alle erbe, atteggiamento che portò all’esasperazione familiari e amici, e solo quando probabilmente era già tardi si decise a essere seguito da specialisti sul cancro.
Se volete conoscere di più sui vari aspetti della vita di Steve Jobs rimandiamo alla nostra selezione di libri e biografie a lui dedicati e i libri che lo hanno ispirato.