L’invio degli allegati tramite l’app iOS di Gmail non è mai stato così facile: a partire dall’ultimo aggiornamento dell’applicazione si può infatti allegare praticamente di tutto. Ciò è stato reso possibile attraverso l’integrazione di un sistema che consente a Gmail di comunicare con l’app File di Apple, permettendogli così di allegare qualsiasi elemento in essa contenuto.
Se fino ad oggi si potevano allegare soltanto le foto presenti nel rullino fotografico del dispositivo o i file archiviati su Google Drive, grazie al nuovo aggiornamento si potranno allegare anche tutti quelli presenti in iCloud Drive o in qualsiasi altro servizio cloud collegato all’app (come Dropbox), oltre a tutti i file eventualmente salvati in locale sul dispositivo.
Come funziona
Per procedere in tal senso, allegando cioè un qualsiasi elemento presente nell’app File di Apple, è innanzitutto necessario aggiornare l’applicazione di Gmail per iOS all’ultima versione disponibile, ovvero la 6.0.200112 (cliccate pure qui per scaricarla nel caso in cui non cel’aveste).
A quel punto è sufficiente cominciare a scrivere una nuova mail o rispondere ad una esistente e quindi cliccare sull’icona dell’allegato, quindi scorrere fino alla sezione denominata appunto “Allegati” e selezionare l’icona della cartella. A questo punto si potranno sfogliare tutti gli elementi contenuti nell’applicazione e selezionare tutti quelli che si desiderano allegare alla mail in digitazione.
Attenzione però
L’azienda ha specificato che si tratta di un aggiornamento a rilascio lento, quindi anche aggiornando l’app è possibile che non tutti siano in grado di beneficiare subito di questa nuova integrazione. E’ probabile che si dovrà attendere ancora qualche settimana perché tutti possano sfruttare il nuovo collegamento tra le due applicazioni.
Attesa oppure no, si tratta comunque di un grande miglioramento per un’applicazione che fino ad oggi era stata un po’ limitata proprio dal fatto di non poter attingere da tutti i file contenuti nel dispositivo o nei servizi cloud ad oggi esistenti, relegando tutto il sistema ai soli file (eccetto le foto nel rullino) contenuti nel servizio cloud proprietario dell’azienda.