Tutto il progresso e il lavoro fatto sulla versione per Mac OS X di VLC potrebbero andar persi, afferma in un appello VideoLan, l’organizzazione non profit a capo di un progetto di volontari che guida lo sviluppo del popolare player open source tuttofare e multipiattaforma.
Lo sviluppo dell’applicazione è su base volontaria, ma purtroppo, pare che gli sviluppatori che partecipano allo sviluppo della versione per Mac OS X siano ridotti a zero. La creazione della versione a 64 bit per Mac OS X 10.6 “Snow Leopard” è stata pertanto messa “in standby” e l’organizzazione riferisce che se non si troveranno nuovi programmatori volontari, lo sviluppo della versione per Mac OS X potrebbe terminare con il rilascio della versione 1.1.0. E’ dunque fondamentale trovare persone in grado di aggiornare vari componenti del software quali l’interfaccia e la gestione dell’architettura di output video. I volontari che vogliono dare il proprio contributo devono avere conoscenze di C, Cocoa e Xcode. L’organizzazione fa sapere che chi ha già esperienza con software di audio e video è certamente avvantaggiato: non è tuttavia fondamentale possedere conoscenze specifiche in questo settore.
VLC, lo ricordiamo, è in grado di riprodurre un numero sterminato di file audio e video (H.264, Ogg, DivX, MKV, TS, MPEG-2, mp3, MPEG-4, Aac, ecc.)da dischi e supporti vari (DVD, VCD, audio CD) ed eseguire lo streaming sulla rete secondo vari protocolli. La riproduzione dei file non richiede l’installazione di alcun codec e l’interfaccia è personalizzabile tramite “skin”. E’ possibile configurare il programma per funzionare come server (supporta sia il protocollo IPv4 sia IPv6) in unicast/multicast per l’invio in rete di contenuti multimediali su connessioni a banda larga. E’ un “coltellino svizzero” in grado di aprire un elenco lunghissimo di file audio e video di tutti i tipi.
[A cura di Mauro Notarianni]