Il 18% del mercato degli iPhone è stato generato da persone che hanno acquistato il telefono con l’intenzione di sbloccarlo e usarlo su una rete telefonica che non è quella di At&t. La cifra inerente gli ‘unlockers’ è stata data ieri da Apple, nel contesto del resoconto al trimestre fiscale da Tim Cook.
Il Coo, Chief Operatine Officer, ha parlato dei telefoni sbloccati in risposta ad una domanda che gli è stata fatta da un analista che chiedeva quanti fossero i telefoni non operativi sulla rete At&t. ‘Stimiamo – è stata la risposta di Cook – che 250mila iPhone siano stati acquistati con l’intenzione di sbloccarli’. 250mila iPhone su 1,39 milioni venduti sono, appunto, il 17,9%, un numero molto considerevole anche se, forse, al di sotto delle stime che qualche sito aveva avanzato nelle passate settimane.
Ricordiamo che Apple potrebbe però avere contribuito in maniera considerevole a fermare la pratica dell’acquisto al mercato ‘grigio’ con il lancio dell’aggiornamento della versione 1.1.1 del software del telefono. Tra le pieghe dei miglioramenti funzionali, come noto, erano anche nascosto codice che non solo ripristinava il blocco alla rete At&T ma chiudeva la possibilità di caricare software di terze parti.
La severità e la rapidità con cui Apple ha fatto fronte ai buchi scavati dagli hacker potrebbe avere sconsigliato inizialmente più di qualche cliente ad intraprendere il rischio di acquisto del cellulare per lo sblocco sapendo che a breve sarebbe stato riportato alle condizioni iniziali se non addirittura reso inservibile, come capitato ad alcuni clienti.
Ora con le nuove soluzioni gratuite di sblocco e la disponibilità di iPhoneSimFree che recupera dal “bricking” anche i telefoni resi inattivi le vendite al pubblico degli “sbloccatori” dovrebbero aver ripreso vigore.