Gli utenti vogliono iPhone con più memoria, una richiesta che si tradurrà in una domanda più alta per le versioni da 64 GB e 128 GB su cui Apple ottiene ricavi e margini di profitto superiori. Ma non è questa l’unica tendenza rilevata nell’ultimo report di RBC Capital Markets, riportata da AppleInsider, che rivede al rialzo non solo le vendite di iPhone per il trimestre corrente, ma anche una crescita di fatturato e profitti di Cupertino da qui fino al 2016.
Mentre nei report precedenti RBC aveva indicato vendite nel trimestre corrente di 42,9 milioni di iPhone, ora la previsione sale sensibilmente a 46,5 milioni, che risulta comunque ancora inferiore a quella indicata da Morgan Stanely pari a ben 53 milioni di pezzi. In conseguenza alle vendite sostenute RBC rivede verso l’alto anche ricavi e profitti, rispettivamente da 47,3 miliardi di dollari e 1,69 dollari per azione, agli attuali 49,3 miliardi di dollari e 1,78 dollari per azione.
Mentre Samsung, HTC e altri costruttori hanno già scartato le versioni da 16 GB di alcuni smartphone top di gamma per offrire di partenza 32 GB, le indicazioni correnti non prevedono che Apple intenda intraprendere questa strada con iPhone 6s e iPhone 6s Plus, anche se è ancora presto per dire l’ultima. In ogni caso, ipotizzando che l’offerta dei prossimi iPhone rimanga identica a quella attuale per capacità di memoria, RBC prevede che lo spazio richiesto dagli utenti aumenterà, spingendo ulteriormente le vendite dei modelli più costosi, una marcia in più per vendite e profitti della Mela. Per il 2015 RBC prevede per Apple un fatturato di 233 miliardi di dollari, contro i precedenti 231 miliardi. Per il 2016 la previsione è di 247 miliardi di dollari.
