Gli iPhone vendono un po’ meno ma Apple è ancora una macchina da soldi: la spesa media per utente iPhone in USA sale a 79 dollari, un aumento del 36% rispetto al 2017, ma la vera novità è che a crescere di più non sono i giochi, da sempre il cavallo di battaglia degli sviluppatori e di App Store, bensì i software nelle altre categorie che più sfruttano il modello delle app in abbonamento fortemente voluto e sostenuto da Cupertino.
La spesa media per utente iPhone negli Stati Uniti è aumentata dai 58 dollari del 2017 ai 79 dollari dello scorso anno. Si tratta di un aumento consistente, anche se non raggiunge il picco del +42% registrato nel 2016: come sempre i giochi comandano la fetta più importante con una percentuale del 56% della spesa complessiva per utente.
Ma osservando le percentuali in base alle varie categorie di app si scopre che i giochi sono aumentati del 22%: pur rimanendo la voce con il fatturato più consistente, non è la categoria che più è aumentata da un anno all’altro.
Nella prime 5 posizioni troviamo infatti al secondo posto le app di intrattenimento: il fatturato complessivo è solo di 8 dollari per utente ma l’incremento rispetto al 2017 è dell’82%. In questa categoria rientrano anche le app di streaming come Netflix e altre ancora, perfette per il modello in abbonamento fortemente sostenuto da Cupertino.
Crescono anche le app della categoria Music, al terzo posto assoluto in termini di fatturato, con un aumento da 4,10 dollari a 5 dollari di spesa per ogni utente iPhone, un incremento del 22%. Stesso aumento del 22% rilevato anche per le app di social networking.
Al quinto posto invece troviamo le app Lifestyle, stili di vita e tendenze, che hanno registrato un aumento dell’86%. I dati provengono da una ricerca di Sensor Tower che sarà pubblicata nei prossimi giorni, riportati da Tech Crunch. Anche le app della categoria Salute e benessere, che non rientrano tra le prime 5 per fatturato, sono aumentate del 75% passando da 1,60 dollari a 2,70 dollari in un anno.
Il successo delle app in abbonamento è un ottimo risultato per Apple che ora punta ad accelerare il settore servizi in cui rientrano App Store, Apple Music ma anche Apple Pay, iCloud, AppleCare e altro ancora. Apple ha in cantiere grandi progetti per app e servizi: presto potremo assistere al lancio della TV in streaming di Cupertino che secondo alcuni arriverà in USA entro la primavera, ma attesi in arrivo ci sono anche un abbonamento per notizie, riviste e giornali digitali, forse addirittura un Netflix dei videogiochi.
Secondo alcuni dirigenti e analisti l’idea dei servizi e delle app in abbonamento è talmente buona che presto avremo un Apple Prime, un abbonamento unico che includerà musica, giornali, show TV e telefim e altro ancora. Secondo un analista l’abbonamento Apple Prime perfetto dovrebbe includere proprio tutto, incluso computer, dispositivi mobile, software e servizi.