Ne sentiamo parlare almeno fin dal 2018, ma sembra che l’abbonamento hardware di Apple per avere iPhone e iPad, più vari servizi inclusi e periodico aggiornamento del dispositivo potrebbe arrivare entro quest’anno o all’inizio del 2023: secondo gli analisti di CIRP si tratta di una mossa naturale, non solo per la multinazionale di Cupertino, ma anche per gli utenti appassionati del marchio.
Il report di Consumer Intelligence Research Partners si concentra sul mercato USA dove sostanzialmente già numerosi utenti Apple usano finanziamenti e servizi con pagamenti periodici, come segnala 9to5Mac. Per esempio pagano a rate l’acquisto di iPhone o iPad, cedono il modello precedente in permuta, pagano abbonamenti per iCloud o altri servizi Apple.
Si prevede che Apple creerà pacchetti di abbonamenti combinando hardware e servizi, ma dovrà farlo in modo tale che l’offerta risulti diversa e più vantaggiosa rispetto a quanto già esiste attualmente, anche dal punto di vista dei prezzi. Così almeno è avvenuto per i servizi in abbonamento più di successo, tra cui vengono citati Amazon Prime e Netflix.
Sempre secondo il report la metà degli utenti Apple statunitensi ricorre al finanziamento per comprare iPhone, mentre due terzi sono abbonati per lo spazio di archiviazione iCloud. Circa la metà degli utenti sono abbonati ad Apple Music, un terzo ricorre alla permuta e un altro terzo è abbonato Apple TV+. I dati arrivano da una ricerca di mercato tra gli acquirenti di iPhone, iPad e Mac in USA per tutto il 2021.
Da qui le conclusioni di CIRP «Una parte significativa della base di utenti è abituata a non possedere mai un telefono, ma sostanzialmente a noleggiarlo. È importante sottolineare che gli utenti di iPhone si sono anche abituati a ricevere un nuovo modello ogni due o al massimo tre anni. Apple può facilmente abbinare questi modelli con un programma che invia regolarmente un nuovo telefono in cambio di quello vecchio».
Ricordiamo che negli scorsi giorni Apple ha acquisito una piccola start-up in Regno Unito, operazione che sembra suggerire il possibile arrivo della carta di credito Apple Card oltre i confini USA.