Il Governo degli Stati Uniti ha concesso a Huawei una proroga per permettere ai cinesi di acquistare tecnologia statunitensi per altre tre mesi. L’azienda cinese potrà per altri 90 giorni continuare a collaborare con le varie società americane, inclusa Google che fornisce servizi e app varie di serie con smartphone e tablet sui quali gira Android.
Il 15 maggio, lo ricordiamo, l’azienda cinese era finita in una black list in nome della presunta pericolosità per la sicurezza nazionale americana, con il blocco totale per Huawei degli aggiornamenti e dei servizi Android, delle forniture di chip e processori e altre tecnologie USA fondamentali per smartphone, dispositivi di rete, prodotti e servizi del colosso cinese.
Trump aveva concesso all’azienda cinese 90 giorni per mettere in atto il bando, una finestra temporale stabilita per concedere ai cittadini e società statunitensi il tempo per assicurare manutenzione e buon funzionamento dei dispositivi con marchio Huawei e allo stesso tempo per cercare soluzioni alternative. Il Governo USA aveva precisato che il bando Huawei sospeso si intendeva solo per prodotti e tecnologie già disponibili, rimanendo effettivo fin da subito per i nuovi prodotti.
Reuters riferisce che nelle ultime settimane, varie aziende tecnologiche statunitensi hanno espresso le loro preoccupazioni alla Casa Bianca, spiegando che, senza un cliente come Huawei perderebbero svariati miliardi di dollari.
La questione Huawei dovrebbe essere oggetto di una telefonata tra i presidenti Donald Trump e Xi Jinping prevista per il fine settimana. Il ban su Huawei è da molti osservatori visto come un modo per l’amministrazione Trump di fare pressioni su Pechino costringendo i cinesi a un accordo sul commercio.
Huawei ha intanto sviluppato una sua alternativa ad Andorid, il sistema operativo HarmonyOs, con il quale potrebbe evitare del tutto i servizi di Google e sta persino lavorando su un suo sistema di mapping alternativo.