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Gli italiani ricevono almeno due telefonate spam al giorno

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Secondo quanto emerge da un recente sondaggio, in media, gli italiani ricevono 1,8 chiamate spam al giorno.

Parliamo di un totale di circa 657 chiamate fastidiose (o parte di vere e proprie truffe) per una sola persona ogni anno. Il 30% del campione coinvolto nel sondaggio ha ammesso di conoscere almeno una persona che è stata truffata al telefono.

Secondo le stime sarebbero più di 1 miliardo i numeri di telefono disponibili ad hacker e organizzazioni criminali sul dark web, forse il motivo principale per cui le chiamate spam sono così in crescita.

“Molti addetti al telemarketing raccolgono informazioni sui propri clienti attraverso moduli di contatto o fornitori terzi. I truffatori, invece, fanno riferimento a black market sul dark web, alla ricerca di informazioni sensibili al giusto prezzo. I dati sono comparsi sul mercato nero dopo un data breach (violazione di un database aziendale o istituzionale al fine di sottrarre dati agli utenti) molto importante, come quello che coinvolse Clubhouse due anni fa, provocando la messa in vendita sul dark web di milioni di numeri di telefono. Un altro esempio riguarda Facebook. Dopo l’attacco hacker subito nel 2021, sono stati sottratti i numeri di telefono di 533 milioni di utenti, poi messi in vendita sul dark web a uso e consumo dei truffatori”, riferisce Adrianus Warmehoven, consulente in ambito cybersecurity di NordVPN.

Come capire se ci sta chiamando un truffatore

Le chiamate spam provengono da truffatori o persone che si raffigurano in maniera falsa, ad esempio dicendo di lavorare per la propria banca, per l’università o per un particolare studio medico. Solitamente, le chiamate in sé non sono in grado di arrecare danni diretti ma i truffatori dall’altro lato della cornetta possono sottrarre denaro o altre informazioni di valore nel caso in cui il destinatario della chiamata non si renda conto del pericolo.

Ecco alcune caratteristiche classiche delle chiamate spam:

  • I truffatori usano solitamente tecniche di persuasione anche aggressive, specialmente se il destinatario non mostra alcun interesse.
  • Le chiamate dei truffatori hanno spesso un senso di urgenza, per cui, ad esempio, agli utenti viene chiesto di agire immediatamente per non perdere un’occasione o per porre rimedio a un danno.
  • Spesso le offerte dei criminali sono troppo belle per essere vere. Ma non è semplice distinguere fra proposte legittime e truffaldine, dato che alcune promozioni legate a campagne di marketing serie possono avere condizioni molto vantaggiose. In linea generale, è bene sempre usare la massima cautela.
  • Chi chiama sostiene solitamente di lavorare per una grande azienda (come Enel, Amazon o Apple) che raramente chiama i propri clienti (lo stesso vale anche nel caso in cui la chiamata provenga da un ente statale o un’altra istituzione). Bisogna poi fare anche attenzione alle raccolte fondi a falsi scopi benefici, molto comuni durante i periodi festivi o a seguito di disastri ecologici o umanitari.
  • I truffatori chiedono spesso di effettuare pagamenti o visitare un sito per approfittare di un’offerta. In generale, viene spesso chiesto al destinatario di compiere una certa serie di azioni, scandita dal truffatore.

Dopo che un truffatore ha contattato il proprio target via telefono, aumenta anche la probabilità che questi venga contattato tramite altri metodi. Ecco perché è importante essere consapevoli di attacchi di phishing o smishing dopo aver ricevuto la telefonata da un hacker. Durante un attacco phishing, la vittima viene contattata via email (nel caso dello smishing, invece, la comunicazione avviene via SMS).

Gli italiani ricevono almeno due telefonate spam al giorno

Cosa fare se abbiamo risposto alla telefonata di un truffatore

“Nel caso in cui tu abbia risposto a una chiamata per poi capire che si trattava di una truffa, la cosa migliore è mettere giù immediatamente. Non ha molto senso continuare a parlare con un truffatore perché il suo obiettivo finale è sempre quello di sottrarre informazioni,” riferisce Adrianus Warmenhoven.

D’altro canto, se non ci sono ancora certezze sull’effettivo scopo della chiamata, è meglio non rivelare dettagli o eseguire le azioni richieste da chi chiama, anche solo a fronte di un minimo sospetto. È sempre possibile chiamare l’azienda per cui dovrebbe collaborare (o qualsiasi altra organizzazione citata durante la chiamata) per controllare se si trattava di un contatto legittimo oppure no. I truffatori più esperti sanno imitare il tono di voce e la parlata degli addetti al supporto clienti, convincendo così anche la persona più scettica.

Non bisogna poi dimenticarsi di denunciare la chiamata ricevuta dal truffatore. Una semplice denuncia alle autorità o al fornitore di servizi telefonici può portare a indagini più approfondite, a protezione e tutela di altri utenti più fragili che correrebbero altrimenti il rischio di diventare vittime di questa truffa.

Per concludere, si suggerscono servizi come Incogni, rispettosi di GDPR, CCPA e altre leggi applicabili sulla privacy per chiedere ai rivenditori di dati personali di rimuovere eventuali informazioni sul nostro conto dai loro database. Così facendo, si complicherà la vita sia agli addetti al marketing via telefono che ai truffatori.

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