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Per gli italiani lo shopping è “una cosa seria”, e pur potendo acquistare via mobile da qualsiasi posto e in qualsiasi momento, il 56% preferisce ritagliarsi del tempo dedicato esclusivamente a tale attività. E’ quanto rivela uno studio condotto da Zalando su un campione di 1.000 consumatori con l’intento di analizzare le abitudini degli italiani che effettuano acquisti in rete e che utilizzano dispositivi mobili e da quale si evince che il 32%, invece, acquista da tablet o smartphone in momenti di pausa tra un impegno e l’altro, o mentre guarda la TV.
La metà degli italiani ha scaricato sul proprio smartphone da 2 a 5 app di shopping. Il 42% utilizza la app del suo negozio online preferito per acquistare mentre il 35% la usa per cercare i prodotti ma preferisce, poi, concludere l’acquisto attraverso il sito. «Quasi il 70% degli accessi a Zalando viene effettuato da dispositivi mobili» dichiara Giuseppe Tamola, Country Manager di Zalando per l’Italia «Per cui riteniamo sia molto importante offrire un’esperienza mobile sempre più vicina alle esigenze degli utenti. I clienti italiani, tra gli europei, sono quelli che accedono maggiormente da dispositivi mobile e i nostri dati interni confermano quanto emerso dalla nostra ricerca».
Le funzioni più apprezzate dagli intervistati in un’app di shopping moda sono: La ricerca, che deve essere semplice ed efficace (il 39% la mette al primo posto); una descrizione del prodotto utile a comprendere al meglio le sue caratteristiche (il 39% la mette al secondo posto); un processo di check-out facile e intuitivo (il 29% la mette al terzo posto).
Per quanto riguarda le notifiche, invece, quelle che gli intervistati ricevono più volentieri sono quelle relative a offerte e promo (76%), informazioni sullo stato degli ordini (61%) e informazioni su nuove collezioni o prodotti disponibili (39%). Le notifiche sono ormai parte della vita quotidiana di molti, tanto che solo il 3% degli intervistati le considera invasive. Ma lo smartphone ha un suo impiego anche per lo shopping nei negozi tradizionali: lo usano 6 italiani su 10 e le ragioni principali sono la possibilità di confrontare i prezzi dei prodotti tra retailer offline e online (26%) e ricercare informazioni sui prodotti in modo da poter valutare l’acquisto in maniera più consapevole (21%).