Gli iPhone 12 Pro dovrebbero avere il display a 120 Hz e lo scanner LiDAR. A suggerirlo sono alcune schermate trapelate di recente, corredate poi nelle scorse ore da alcuni spezzoni di video condivisi dal leaker Jon Prosser, che proprio ieri sembrava incerto sulla presenza o meno di uno schermo con questa frequenza così elevata.
Questa infatti è una caratteristica dibattuta da anni e che, secondo l’analista Ross Young, potrebbe effettivamente non arrivare sulla prossima linea di iPhone che sarà annunciata tra poche settimane. Sembra infatti che Apple stia affrontando seri problemi con la produzione dei circuiti per i driver che dovrebbero gestire questi nuovi schermi, tanto che in ballo c’è il ritardo nella commercializzazione dei telefoni o il posticipo di questa novità alla gamma del prossimo anno. Questo, si dice, a meno di uno di quei “conigli” che Apple ogni tanto riesce a tirare fuori dal cappello.
Questo piccolo miracolo sembra essere oggi un po’ più reale perché in base a quanto si vede attraverso un presunto iPhone 12 Pro Max, nelle impostazioni del software spiccano gli interruttori per abilitare lo scanner LiDAR attualmente disponibile soltanto sugli iPad Pro 2020 e quelli per gestire la frequenza di aggiornamento dello schermo, che includono un’opzione per lasciarla sempre attiva e una per abilitare la modalità adattiva che dovrebbe essere in grado di passare tra 60 Hz e 120 Hz in base a ciò che viene visualizzato sullo schermo.
Non si può però dare per certa una notizia di questo tipo visto che le immagini e i filmati potrebbero essere stati contraffatti. Anche perché come notato da MacRumors, sono presenti alcuni errori di ortografia e l’uso di maiuscole e parole insolite per Apple. Ad esempio “Zoom Capabilities” è scritto in modo errato mentre la funzione descritta con l’etichetta “Slow Mo” viene invece chiamata ufficialmente da Apple con il termine “Slo Mo”. Anche alcune immagini non sembrano essere affidabili perché presentano una “tacca” più piccola mentre nel video pubblicato dal leaker, le dimensioni sono le stesse che utilizzano gli iPhone attuali.
C’è chi dice che tutto ciò è normale perché sono ancora modelli in fase di test e in casi come questi possono esserci diverse versioni in fase di sviluppo, ma non è la prima volta che Prosser verrebbe ingannato da alcune delle sue fonti. Certo, sono state di più le volte che ci ha preso, ma a fronte di quanto è emerso ieri il dubbio resta.