Se la società precedentemente nota come Facebook vole restare alla guida del metaverso, avrà bisogno di personaggi virtuali coerenti tra le sue applicazioni, e adesso ha proprio questo. In queste ore Meta sta infatti aggiornando gli avatar tridimensionali per Facebook, Messenger e Instagram (tramite DM e Storie). Il nuovo design sostanzialmente consente di portare lo stesso avatar su tutte le piattaforme di Meta, inclusa la realtà virtuale, permettendo così di mantenere lo stesso aspetto mentre si passa a Quest 2 e viceversa.
Gli avatar rinnovati promettono di essere più fedeli allo stile dell’utente grazie alla presenza di un numero maggiore di volti, di tonalità della pelle ed espressioni facciali. «Abbiamo lavorato sodo, espandendo gli Avatar in modo che riflettano meglio i miliardi di persone uniche su questo pianeta» scrive la società. «Questo si aggiunge al lavoro che abbiamo fatto per tutto il 2021, aggiungendo nuovi occhi e nasi, barbe e acconciature, abiti, tipi di corporatura e altro ancora».
E’ anche possibile aggiungere al proprio personaggio impianti cocleari, apparecchi acustici, sedie a rotelle e altri dispositivi di assistenza per le persone con disabilità. Ci sono novità anche per quanto riguarda l’abbigliamento: ora infatti è possibile indossare l’abbigliamento ufficiale della NFL (vedi foto allegata) e sfoggiare così il look della propria squadra del cuore in vista del Super Bowl, che comincia il 14 febbraio alle 00:30 italiane.
E’ comunque possibile creare avatar diversi per Facebook, Instagram e VR, così l’utente può anche avere la possibilità di sfoggiare un personaggio più realistico per le riunioni VR e uno più fantasioso per i profili sui social media. Meta ha anche promesso di semplificare lo spostamento degli avatar da un luogo all’altro e consente già di sincronizzare le modifiche degli avatar tra Facebook e Instagram.
Meta, che di recente l’azienda ha costruito il computer per AI più veloce al mondo, riconosce che gli avatar unificati sono stati un “primo passo” verso la creazione del metaverso. Ora è chiaro che questo non crea improvvisamente uno spazio digitale veramente coeso e coinvolgente, tanto più che per il momento è disponibile soltanto in Stati Uniti, Canada e Messico: però è un inizio e, se non altro, fornisce quel livello di coerenza che potrebbe incoraggiare le persone a provare un avatar invece di restare vincolato a una foto preferita.