Un gruppo di quasi 1000 scrittori, la maggiorparte di questi statunitensi, ha comprato una pagina del New York Times e pubblicato una lettera contro Amazon, accusandola di boicottare in vari modi la vendita di libri pubblicati dall’editore Hachette.
Firmata da autori quali Douglas Preston, John Grisham, Stephen King, Malcolm Gladwell e Nora Roberts, nella lettera si invita Amazon “nel modo più deciso a smettere di danneggiare gli autori su cui ha costruito i suoi affari”. La disputa tra Amazon e Hachette va avanti da alcuni mesi e oggetto della contesa è il prezzo degli ebook: Amazon vorrebbe applicare un forte sconto, riducendo di conseguenza i ricavi dell’editore; Hachette non vuole, non arrivando quindi a o un accordo. La società di e-commerce avrebbe nel frattempo volontariamente adottato strategie per boicottare l’editore, allungando i tempi di spedizione o impedendo di fare preordini sui libri in uscita. “Nessuno di noi ci guadagna, né i lettori né gli autori, quando i libri vengono presi in ostaggio” è riportato nella lettera.
Nell’intestazione della lettera, Preston e gli altri scrittori invitano i lettori a scrivere a Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon, spiegando cosa ne pensano di questa faccenda.
Amazon qualche giorno addietro aveva pubblicato una lettera su www.readersunited.com spiegando ai lettori che dall’abbassamento dei prezzi sugli e-book tutti – editore, autore e lettore – ci guadagnano: giacché il libro viene venduto a un prezzo più basso ma in quantità maggiori, tali da consentire un guadagno per l’editore e l’autore.
Amazon è coinvolta in simili battaglie non solo con Hachette ma anche con molti piccoli editori, ringalluzzita dalla recente decisione di un tribunale degli Stati Uniti che ha condannato Apple accusata di avere alzato in accordo con cinque editori il prezzo dei libri elettronici.