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Gli analisti prevedono la distruzione della domanda Apple in Cina

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Impossibile rimanere ottimisti di fronte alle tensioni commerciali crescenti tra USA e Cina che hanno raggiunto il culmine con il bando Huawei emesso dagli USA: dazi, boicottaggi e un eventuale ritorsione con un bando completo di Apple in Cina si prevede provocheranno danni collaterali per Cupertino

Gli effetti finali previsti sul bilancio di Cupertino vanno da sensibili cali di fatturato e utili nel Paese del Dragone, fino ad arrivare allo scenario peggiore con la «Distruzione della domanda» di prodotti Apple in Cina.

Il report di Citi indica un rallentamento della domanda di iPhone in Cina, una conseguenza diretta della guerra commerciale tra USA e Cina in corso, che vede i consumatori del Paese scegliere e acquistare sempre più marchi e terminali cinesi. In questo scenario iPhone rischia anche di diventare un marchio meno desiderabile.

apple in cinaLa previsione rileva che il mercato cinese rappresenta il 18% delle vendite complessive di Apple, totale che si prevede potrebbe essere dimezzato. Ma la situazione potrebbe risultare addirittura peggiore nel caso il governo cinese decidesse di rispondere al Bando Huawei degli USA con un bando Apple completo nel Paese del Dragone. In questo caso i profitti di Cupertino potrebbero ridursi fino al 29%.

Così Citi riduce la quotazione target del titolo AAPL in borsa dai precedenti 220 dollari per azione agli attuali 205 dollari per azione. In queste ore la quotazione AAPL in borsa è di circa 178 dollari per azione.

Previsione molto simile, percentuali incluse, a quella elaborata da Cowen. In questo report Apple si prevede subirà danni collaterali dall’incremento dei dazi che entreranno in vigore a giugno, se la situazione non cambierà, sulle merci cinesi importate in USA che passeranno dal 10% al 25%. Nei danni collaterali viene incluso anche il boicottaggio dei prodotti Apple in Cina.

apple mercato cinaSe Apple deciderà di assorbire i maggiori dazi il calo dell’utile per azione sarà dell’11%, oppure si ridurrà tra l’1-4% se i maggiori dazi verranno girati ai clienti incrementando i prezzi dei prodotti Apple. Ma questo potrebbe ridurre la domanda con una percentuale compresa tra il 10-40%.

Ancora una volta lo scenario peggiore è quello dell’emissione di un bando Apple completo in Cina che potrebbe tagliare gli utili per azione del 26%. Nonostante la previsione della possibile distruzione della domanda di prodotti Apple in Cina, Cowen punta a un lieve aumento della produzione di iPhone totale da 37 milioni a 39 milioni per il trimestre di giugno, fino a 42 milioni per il trimestre di settembre.

Un miglioramento solo apparente considerando che su base annuale i numeri indicati rappresentano un calo rispettivamente del 7% e del 13% rispetto al 2018. In una rara intervista concessa dal CEO di Huawei ai media occidentali, il dirigente ha dichiarato di essere contrario a un bando Apple in Cina.

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