Il designer italiano Giorgetto Giugiaro si “candida” come disegnatore di Apple Car. Intervistato da Repubblica, l’uomo che ha fondato la Italdesign, società che fornisce all’industria automobilistica servizi completi, dalla progettazione delle nuove autovetture alle prime prove e assistenza su vari fronti, parlando della presunta autovettura della Mela afferma di essere “ben disposto” a collaborare con Cupertino, fa sapere che la sua azienda “è ben strutturata” e che i suoi servizi “costano anche poco”.
Parlando delle potenzialità che Apple ha di portare a termine questo progetto, il designer spiega che “nell’auto ci sono regole precise da seguire. Chi fa solo telefoni, ma il discorso vale per lampade o sedie, se entra in un altro mondo, non sempre riesce a centrare l’idea. Il calcolo delle probabilità è a loro sfavore perché gli errori che possono fare sono enormi. Questo non esclude che alla Apple invece possano avere un’idea nuova, diversa. Ma l’auto è un mondo molto variegato. A parte. Un esempio per tutti: in Cina vogliono auto che noi europei abbiamo superato. Ma l’uomo è curioso, si invaghisce di cose strane…”.
La chiave, secondo Giugiaro, è “il coraggio”. “Serve un investimento enorme, e bisogna essere sicuri che tutti possano avere lo stesso apprezzamento per il prodotto, al di là dell’estetica”. Gli ostacoli per Apple sono la sua ferma volontà nel non creare prodotti “barocchi”; l’input della semplificazione è la forza, ma i creativi faranno di tutto per incuriosire e attrarre”. Nel mondo delle auto non si può ad ogni modo semplificare in modo eccessivo, “ci sono logiche di traffico, di sicurezza, mille vincoli tecnologici di produzione e ambientali”.
Per quanto riguarda la forma che l’auto di Apple potrebbe avere, Giugiaro non si sbilancia: “Dipenderà dal costo: ci sono modelli perfetti per auto economiche, super funzionali, grandi. Ma nella progettazione e nel design di un’auto non si scappa da alcuni concetti”. L’uomo ha una sua forma, deve sedersi, deve guidare. Salire e scendere. Ci sono cose imprescindibili”. Il designer ammette che Apple è riuscita a fare cose impensabili ma spiega: ““Ovvio che questi signori su un cruscottino possono farci vedere quello che vogliono, ma questo “quello che vogliono” deve essere fatto con un’automobile. Siamo desiderosi di vedere questa rivoluzione, ma alle rivoluzioni si arriva per gradi”.
Parlando ancora di forme, Giugiaro spiega che questo è un elemento importante (” fa parte del piacere visivo, anzi direi di più, del non inquinamento visivo, quindi una necessità assoluta per le nostre città”) e immagina che Apple realizzerà un’auto compatta. “In generale oggi non si possono fare macchine esageratamente grandi. Gli spazi in molte zone sono un problema, quindi è facile immaginare qualcosa di compatto”.
L’auto-candidatura di Giorgetto Giugiaro forse potrà sorprendere qualcuno ma la sua esperienza e il suo curriculum sono noti in tutto il mondo. Nella sua lunghissima carriera Giugiaro è stato responsabile del design di numerosi modelli di auto iconici per una varietà di marchi di primo piano. Tra i suoi lavori più noti ricordiamo per Alfa Romeo (2600 Sprint, Alfetta GT e GTV, 156 seconda generazione e 159), Audi 80 e Audi 100, , la DeLorean DMC-12 di Ritorno al Futuro, svariati modelli per FIAT, Maserati, Lotus Esprit, la prima Volkswagen Golf, Passat e moltissime altre ancora.
