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Elon Musk contro OpenAI e Microsoft, il giudice accelera la causa

Un giudice federale statunitense ha respinto la richiesta di Elon Musk, che mirava a bloccare immediatamente la trasformazione di OpenAI in una società a scopo di lucro. Musk aveva avanzato tale richiesta alla fine dello scorso anno, contestando a OpenAI e Microsoft di aver scoraggiato gli investitori dal finanziare aziende concorrenti nel settore dell’intelligenza artificiale, come la sua xAI.

Nella sua decisione, il Giudice Gonzalez Rogers ha richiamato una dichiarazione precedente dell’amministratore delegato di OpenAI, Sam Altman, in cui l’azienda aveva avvertito alcuni investitori – ai quali era stato concesso l’accesso a informazioni sensibili – che i loro diritti sarebbero stati revocati se avessero effettuato investimenti attivi in società rivali.

La sentenza rigetta anche la richiesta di Musk relativa alle accuse che OpenAI e Altman avessero infranto gli accordi e violato la missione fondatrice dell’azienda, volta a sviluppare un’AI “a beneficio dell’umanità”.

Elon Musk contro OpenAI e Microsoft, il giudice accelera la causa

Musk, che ricordiamo essere tra i fondatori e finanziatori iniziali di OpenAI, poi distanziatosi, aveva sostenuto che Altman e il cofondatore Greg Brockman avessero sfruttato il suo altruismo per attirarlo a finanziare il progetto.

In una dichiarazione inviata a Bloomberg, OpenAI si è difesa ritenendo che le stesse mail di “Elon mostrano come egli desiderasse fondere un’OpenAI a scopo di lucro con Tesla, una scelta che sarebbe risultata vantaggiosa per lui personalmente, ma non in linea con la missione di OpenAI né con gli interessi degli Stati Uniti”.

Dopo l’avvio della causa ad opera di Musk, OpenAI aveva pubblicato vecchie email scambiate tra Musk e altri membri del team, rivelando che lo stesso fosse a conoscenza della direzione presa dall’azienda. Un’ulteriore email di Musk suggeriva addirittura di integrare OpenAI all’interno di Tesla, mentre nel febbraio di quest’anno, Musk aveva avanzato un’offerta per acquistare OpenAI per 97,4 miliardi di dollari, ma l’azienda aveva rifiutato l’offerta.

Sebbene la richiesta di inibitoria sia stata respinta, il giudice ha rassicurato di voler accelerare il procedimento per una risoluzione dello stesso entro la fine dell’anno, anche per dare rassicurazioni rispetto alle affermazione di Musk secondo cui la trasformazione di OpenAI potrebbe comportare un “potenziale danno qualora si procedesse a una conversione in contrasto con la legge”.


Per le imprese di Elon Musk si parte da questa pagina, invece per gli articoli sull’Intelligenza Artificiale rimandiamo alla sezione dedicata di macitynet.

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