Appoggio a Metal, tecnologia del futuro. Ma Apple non deve dimenticare OpenGL in attesa che Metal maturi. È questa l’opinione di Andy Wood, portavoce di Feral Interactive, la principale azienda che opera nel mondo dei giochi di OS X
Parlando con MacGamerHQ, Wood mette al centro del discorso proprio Metal, la tecnologia grafica di Apple integrata in OS X 10.11 e seguenti che permette di offrire miglioramenti delle prestazioni a livello di tutto il sistema e consente ai giochi e alle app professionali di sfruttare appieno i processori grafici su Mac. Wood spiega che la tecnologia Metal è evoluta negli ultimi mesi e che macOS Sierra include funzionalità chiave utili con i nuovi giochi ma anche che il supporto a questa tecnologia richiede ancora un bel po’ di lavoro dal punto di vista degli sviluppatori. Apple ha preferito puntare tutto su Metal e non ha aggiornato le API OpenGL rimaste alla versione 4.1, quella del 2010 (l’attuale release è la 4.5, rilasciata nel 2014). Wood spiega che dalle vecchie release di OpenGL mancano funzionalità che rendono più complicato il porting di nuovi giochi e questo avrebbe impedito, ad esempio, l’arrivo di “F1 2015” sul Mac.
Metal, fa capire Wood, sicuramente rende possibile creare molti nuovi giochi e ottenere migliori performance. La bontà delle API in questione è stata dimostrata con la versione aggiornata di World of Warcraft:,grazie a Metal è stato possiible ottenere benefici in termini di performance fino al 61%. La bontà della tecnologia è confermata anche da Feral che ha deciso di sfruttarla in “Deus Ex: Mankind Divided” e sempre più giochi.
Non è una tecnologia che semplifica lo sviluppo, spiega Wood, ma consente di ottenere risultati che prima non erano possibili. A quanto pare di comprendere l’azienda è in contatto con Apple per capire come superare il mancato supporto alle nuove versioni di OpenGL, tecnologia che semplificherebbe il lavoro di sviluppo essendo multipiattaforma (Mac, Windows, Linux). Metal è una tecnologia disponibile esclusivamente per i dispositivi Apple complicando il lavoro di chi sviluppa giochi e applicazioni cross-platform.