Qualcomm ha ufficialmente presentato Gimbal, sistema di geo-localizzazione di prossimità simile ad iBeacon di Apple, capace quindi di individuare punti di accesso e di connessione attraverso l’interazione con dei veri e propri radio fari Bluetooth (oltre a GPS, Wi-Fi e cellule radio) per inviare notifiche o aggiornamenti in tempo reale agli utenti che si trovano all’interno di una specifica microarea geografica.
Gimbal viene descritta dunque come una piattaforma sensibile al contesto, come iBeacon, capace di fornire informazioni agli utenti in base al luogo in cui si trovano, per comunicare direttamente con i loro dispositivi mobili, prettamente smartphone, al momento e nel luogo giusto, in base alla posizione fisica, l’attività, il tempo, e gli interessi personali.
Il sistema sarà in grado di servire informazioni rilevanti filtrando le esperienze più personalizzate in base agli spostamenti degli utenti o delle app scaricate più usate, consentendo in tal modo rivenditori, ai fornitori di contenuti e agli sviluppatori di inviare contenuti personalizzati ad alto valore per migliorare l’interazione con gli utenti.
Gimbal sarà compatibile nativamente anche con iOS, oltre che Android, piattaforma di riferimento di Qualcomm, grazie ad un apposito SDK che potrà essere sviluppato per integrare il servizio nelle applicazioni, oltre alla possibilità di acquistare i radio trasmettitori Bluetooth a costi abbastanza contenuti, fra i 5 e i 10 dollari, a seconda del modello, da piazzare nei luoghi fisici per migliorare la ricezione e l’accuratezza.
Con il supporto ad iOS, i servizi di Gimbal saranno praticamente indistinguibili da iBeacon di Apple per gli utenti finali, dando ai commercianti e rivenditori una valida alternativa alla tecnologia di Apple, sebbene il sistema di Apple consenta di attivare iPhone e iPad non solo come ricevitori ma anche come radio trasmettitori, senza dover quindi acquisire un dispositivo aggiuntivo.