Tesla Gigafactory è quasi pronto. L’immenso impianto di produzione delle batterie per le autovetture dell’omonima società sarà inaugurato il 29 luglio ed a breve alcuni fortunati proprietari di una Tesla Model S potranno visitare l’impianto per guardare più da vicino i progressi fatti dall’azienda in tal senso.
A breve – si legge su The Motley Fool – i vincitori ad un particolare concorso indetto dalla società lo scorso anno riceveranno l’invito ufficiale per email, dove potrebbero essere inclusi ulteriori dettagli in merito. Al momento è unicamente noto che ciascuno di essi potrà portare un solo ospite per un tour guidato all’interno dell’impianto sito appena fuori Reno, in Nevada, un accesso esclusivo che fino ad oggi la società ha concesso solo a pochi Vip, Motor Trend e alcuni media locali.
Secondo quanto appurato dal Reno Gazette-Journal durante una visita guidata nel mese di marzo, l’area della fabbrica a cui fu garantito l’accesso si estende su un terreno di circa 74.000 metri quadrati e ad occhio rappresenta il 15% dello spazio totale occupato dall’impianto, dislocato su quattro piani.
Secondo le indiscrezioni, la società dovrebbe essere in grado di sfruttarlo a pieno per la produzione delle batterie entro la fine dell’anno. Oggi Tesla si avvale della collaborazione con Panasonic per la produzione delle batterie, ma l’avvio del nuovo impianto sarà fondamentale per rispondere con efficacia alla crescente domanda verso le proprie auto elettriche.
A tal proposito ricordiamo che qualche tempo fa era spuntato anche il nome di Apple tra i presunti partner che starebbero contribuendo al finanziamento. In quel momento pareva che Apple potesse essere interessata alla tecnologie per batterie ad elevata capacità per i suoi computer e telefoni, ma ora sembra davvero molto difficile che Tesla possa essere interessata a collaborare con una potenziale concorrente nel campo delle auto. Anche ammesso che al momento Apple potrebbe usare le tecnologie Tesla di Gigafactory per produrre batterie per il mondo dei gadget elettronici, potrebbe poi essere difficile impedirle di trasferire l’esperienza nel mondo delle vetture.