Sembrerebbe anacronistico, soprattutto in un Paese tecnologicamente avanzato come il Giappone, ma pare che nella terra del Sol Levante il mercato dei vecchi e classici telefonini a conchiglia sia tornato a crescere dopo sette anni: i flip-phone, detti anche gara-kei fra i giapponesi, stanno tornando di moda nonostante la sempre maggiore diffusione ed evoluzione degli smartphone, e hanno registrato un incremento di vendite pari al 5.4 per cento rispetto allo scorso 2014. Secondo le diverse opinioni ed analisi online le ragioni di questa inversione di tendenza sarebbero legate ad una serie di fattori capaci di influenzare le scelte dei consumatori.
Fra questo ci sarebbe sicuramente il costo ridotto (8 dollari al mese con i contratti operatore), molto interessanti un paese che sta vivendo una crisi economica, anche se questo non certo solo da 2014; altre ragioni possono essere legate alla popolazione giapponese che ha un’età media alta, che farebbe preferire telefoni più semplici. Tra i vantaggi il il fatto che i vecchi flip-phone siano meno fragili, più semplici da usare e dotati di maggiore autonomia rispetto ai moderni smartphone, che per quanto tecnologicamente avanzati mostrano punti deboli evidenti rispetto alle vecchie generazioni di telefonini.
Queste motivazioni però sembrano non essere del tutto convincenti e in base alle stime, se le ipotesi fossero corrette, il prossimo mercato dove potrebbe risvegliarsi l’interesse per i vecchi telefonini a conchiglia potrebbe essere quello Europeo, da un punto di vista demografico non molto distante dal mercato nipponico, anche se va detto che in nessun paese del mondo quanto il Giappone questi telefoni hanno avuto un tale successo, come ben sa chi è stato nella nazione del sol levante a tra il 2005 e il 2010. Allora non esisteva praticamente un solo telefono che non avesse questo fattore di forma.