L’arresto del presunto gestore di KickassTorrents è stato possibile anche grazie al contributo di Apple e Facebook che hanno fornito, tra gli altri, log e registri di accesso che hanno permesso all’FBI di risalire all’identità del gestore. Dal 2015 con la morsa legale su Pirate Bay e l’arresto dei tre fondatori, KickassTorrents è diventato il sito web torrent più grande al mondo, con circa 50 milioni di utenti unici mensili e milioni di contenuti protetti distribuiti illegalmente tra film, software e giochi, musica, spettacoli TV e molto altro ancora.
Il giro di affari è impressionante: si stima che tra agosto 2015 e marzo 2016 il conto corrente legato a KickassTorrents (siglato KAT) abbia ricevuto versamenti per 28 milioni di euro. L’FBI è riuscita a risalire all’identità di Artem Vauilin, trentenne nato in Ucraina e arrestato in Polonia con un mandato internazionale, grazie a una operazione di intelligence realizzata anche con un agente sotto copertura. Quest’ultimo è riuscito a collegare le operazioni del sito KAT e le email del gestore proponendosi come inserzionista pubblicitario: per visualizzare un banner erano richiesti 300 dollari al giorno, ottenendo così anche i riferimenti del conto corrente.
Per l’identificazione finale del presunto gestore, come riporta torrentfreak, sono stati incrociati i dati di accesso e i registri dei server con le operazioni effettuate da Artem Vauilin nello stesso giorno e con lo stesso ID: in particolare un accesso per gestire la pagina Facebook ufficiale di KAT e poche ore dopo per una transazione di acquisto su iTunes. Ora Artem Vauilin è in attesa dell’estradizione e i principali server su cui funziona KickassTorrents vengono chiusi nei vari paesi in cui arrivano le ordinanze del Dipartimento di Giustizia USA. A breve è molto probabile che il più grande sito web di torrent risulterà difficile da raggiungere o completamente offline.
Artem Vauilin è accusato di operazioni criminali contro il diritto d’autore e anche di riciclaggio di denaro: si stima che il valore dei materiali protetti sia nell’ordine del miliardo di dollari. L’Homeland Security e Verisign hanno richiesto il sequestro di tutti i nomi di dominio impiegati da KickassTorrents. Considerando la mole di materiali piratati coinvolti e il numero di download in tutto il mondo anche per questo caso è lecito attendersi una sentenza esemplare.