Il CEO di Qualcomm sembra sicuro che tra l’azienda da lui guidata e la Apple, si arriverà a un accordo per la questione dei brevetti sui chip-modem, ma intanto le due società mostrano i muscoli. Ultima novità è un procedimento giudiziario a Monaco di Baviera, una richiesta di risarcimento danni per l’importazione e la vendita di iPhone in Germania.
Il procedimento è simile a quello che Qualcomm ha richiesto all’ITC negli USA per cercare di bloccare la vendita degli iPhone. Secondo Don Rosenberg, vice presidente e consulente legale di Qualcomm, i brevetti in discussione non sono soggetti ai termini di licenza FRAND (condizioni giuste, ragionevoli e non discriminatorie). Il produttore dei chip pretende “il godimento dei diritti sulle vendite e l’importazione degli ultimi iPhone in Germania” ha spiegato Rosenberg evidenziando che “le invenzioni di Qualcomm sono il cuore di ogni iPhone e vanno al di là delle tecnologie modem e standard di telefonia cellulare”.
Come già riportato qui, intanto quattro importanti costruttori partner di Apple hanno controquerelato Qualcomm, rispondendo alla causa intentata dal produttore di chip modem a maggio di quest’anno. Apple sta trattenendo i pagamenti verso i costruttori partner circa le royalty che questi ultimi detengono in base alle licenze Qualcomm dichiarando che adotterà questa strategia fino a quando la sua controversia con Qualcomm non sarà risolta.
Per la Mela i termini del contratto applicati sono “inaccettabili”. Qualcomm ha spiegato di voler continuare “a difendere vigorosamente” il suo modello di business “e il diritto di proteggere e ricevere un equo compenso per i contributi tecnologici all’industria”.