Chi fa musica per lavoro o per hobby, ma in modo impegnato, non può non conoscere il marchio Genelec, brand nordico che da anni produce diffusori professionali di successo e che è diventato, nel tempo, un punto di riferimento importantissimo nel settore.
Un po’ per la linea moderna dei prodotti più piccoli, iniziata dalla metà degli anni 2000 con la linea 6000 e continuata oggi con lievi ritocchi estetici con la linea G ma anche e soprattutto per la capacità di fornire un suono pulito, ricco e tagliente, non inquinato da alterazioni sonore, più o meno grandi, che spesso fanno capolino in altri marchi. Proprio per questo aspetto i diffusori Genelec sono molto utilizzati in studio, laddove serve avere una risposta audio ideale e mai di parte.
Genelec G One, la recensione
Affine
Da utenti Mac abbiamo sempre visto Genelec come un marchio affine ai prodotti della mela, seppure a catalogo non esistano prodotti per dire “smart” come diffusori bluetooth o a batteria: le uniche connessioni presenti sono quelle analogiche, tramite connettori professionali come RCA o XLR, uno scalino deciso che taglia in due tra chi vuole il prodotto e chi magari ne ha timore e vira verso alternative più semplici ed economiche.
Questa premessa è essenziale per capire lo spirito che ci ha accompagnato nel test delle G One, un prodotto molto diverso da quelli che di solito sono mostrati in queste pagine, ma al tempo stesso intrigante e con prestazioni uniche, seppure si tratti del modello più piccolo della serie.
Piccoli compromessi
Fuori dalla scatola si capisce subito di che pasta sono fatti questi diffusori: seppure si tratti del modello più piccolo, idealmente adatto sia accanto ad un iMac come ad un MacBook Pro sopra la scrivania, così come ad una TV in salotto, l’impronta professionale e pragmatica emerge da subito. Dentro ogni scatola (i diffusori si acquistano singolarmente) trova posto il diffusore stesso, il cavo d’alimentazione singolo per diffusore, necessario perché si tratta di diffusori attivi, quindi preamplificati, e un cavo RCA per il collegamento ad una sorgente.
Niente libretti di istruzione, niente scorciatoie: i cavi RCA non entrano nel Mac o nella TV per cui bisogna ingeniarsi (noi abbiamo utilizzato un cavo HAMA, che unisce due RCA ad un connettore Jack stereo). Una volta connesso il tutto, alimentazioni incluse, siamo pronti a partire: G One si accende assieme al Mac da solo, operazione visibile tramite il piccolo LED bianco posto davanti e allo stesso modo si spegne dopo poco quando non sente più una entrata attiva nell’ingresso audio. C’è comunque un pulsante dietro ogni diffusore, per lo spegnimento manuale.
Ogni diffusore è costruito interamente in metallo, con una verniciatura superiore ruvida: alla base trova posto un piedistallo di gomma che, oltre a permettere l’adattamento anche su superfici non liscia, attutisce eventuali vibrazioni. Il piede in gomma si può svitare e per un posizionamento orizzontale del diffusore, come togliere del tutto per l’alloggio dei diffusori su piedistalli ad hoc (venduti separatamente).
La descrizione estetica del diffusore finisce qui: i colori disponibili sono bianco o nero (antracite) e dalle foto i lettori possono dedurre quanto di cui hanno bisogno. Non ci sono altre parti in plastica e la cura nei dettagli è molto alta, tanto che il prodotto da l’impressione di notevole robustezza, seppure il suo uso sia tipicamente da scrivania.
Il suono “Genelec”
Acceso il Mac e aperto iTunes, abbiamo provato le piccole in diverse situazioni. Sin dalle prime battute si capisce che il suono è molto tagliente e privo degli ammorbidenti tipici di prodotti più consumer. Le Genelec non operano nessuna colorazione al suono restituendo quello che la sorgente propone in modo vivo, espressivo e con tutti i dettagli.
Da un lato il risultato è ricco, dettagliato, con aspetti in alcuni brani che sono parsi nuovi rispetto al solito diffusore, specie se utilizzate il sistema integrato dell’iMac o quello standard delle TV. Ma anche allo stesso tempo molto angolare, ricco di controversie che in altri diffusori spariscono, laddove il suono appare più tondo e morbido: nessuna scorciatoia, nessun filtro audio che armonizza, nessuna dominante per le frequenze più alte o basse, il suono è importante, vivo, dettagliato e profondo, nel bene e nel male.
Se in una scena di un film chi ha fatto la post produzione si è dimenticato di attenuare il suono di una sirena in sottofondo, le G One ve la fanno sentire, laddove molti altri diffusori la attenuano tagliando le frequenze o amplificandone altre.
Capito e accettato questo fatto, che è allo stesso tempo spiazzante e fantastico, le G One offrono notevoli soddisfazioni. Considerato il prezzo (circa 350 Euro a diffusore), la dimensione e l’assenza di un subwoofer (disponibile a listino ma che non abbiamo utilizzato per il test) le piccoline si sono comportate davvero bene, sia con musica cosiddetta leggera di alcuni brani pop di Taylor Swift quanto nelle più impegnate colonne sonore di Hans Zimmer, dalle delicate note di Michael Nyman sino alle chitarre impegnate degli AC/DC. E non solo: ci è piaciuto molto l’ascolto anche durante alcuni film, da “Inception” a “Batman”, passando per “Amelie” e “La foresta dei pugnali volanti” (ma abbiamo apprezzato anche alcune chicche come “DeadPool”).
Da notare la totale assenza di rumore di fondo, fatto oramai dato per scontato ma che qui va sottolineato, dato che esiste un amplificatore per ogni diffusore.
Palati esigenti
Genelec G One è un prodotto che si rivolge inevitabilmente per palati fini: pensato per il professionale, a nostra avviso si sposa benissimo ache accanto ad un Mac come in salotto, laddove può dare di certo molta più soddisfazione di diversi soundbar in commercio, ad un prezzo più o meno in linea.
Qualche attenzione in fase di installazione va presa, e ovviamente va considerata anche la necessità di una alimentazione singola per diffusore (specie se l’impianto è di tipo 5.1 o 7.1), che in qualche casa può essere un problema (nel nostro caso accanto alla TV c’è un Mac mini, una Apple TV, due dischi USB, un telefono e la base di ricarica dell’AppleWatch) ma per il resto la resa è senza dubbio importante e uno di quei prodotti per cui vale la pena invitare gli amici a casa.
[usrlist Design:4.5 Facilità-d’uso:3.5 Prestazioni:4.5 Qualità/Prezzo:4]
Pro:
- Design moderno e pulito
- Il suono è pulito e ricco
- Installazione fattibile anche da mobile
Contro:
- Serve un po’ di attenzione nell’installazione
- La doppia alimentazione può essere un problema in ambiente home
Il prezzo, suggerito di circa 350 Euro a diffusore, ci sembra in linea con le prestazioni e del tutto concorrente nel mercato: in Italia Genelec è distribuito da Prase (Prase Media Technologies), a cui i lettori possono informarsi per eventuali negozianti nel territorio, altrimenti online è disponibile il modello appena superiore, direttamente dalle pagine di Amazon.