Pat Gelsinger, ex CEO di Intel dimessosi a dicembre 2024 nel bel mezzo di uno scenario complesso per l’azienda untempo leader assoluta nel campo dei processori, cambia tutto e passa a guidare Gloo, una piccola azienda statunitense promotrice di una piattaforma a servizio delle chiese evangeliche.
“A partire da oggi, sono stato nominato presidente esecutivo di Gloo e direttore tecnico”, ha scritto Gelsinger su LinkedIn. “Sono coinvolto in Gloo da circa dieci anni, sia come consigliere, sia come investitore. La focalizzazione di Gloo nel creare una piattaforma tecnologica che permette di collegare e catalizzare l’ecosistema spirituale, si allinea perfettamente con il mio senso di scopo” (il desiderio di dare un contributo significativo, con la propria attività, al mondo a cui si sente di appartenere, ndr).
Gloo fonda la sua attività sullo sfruttamento di grandi quantità di dati (big data), permettendo di analizzare i dati personali e le attività online degli utenti con l’obiettivo di aiutare le chiese a raggiungere persone più affini al messaggio evangelico.
Tra i primi progetti sui quali Gelsinger lavorerà presso Gloo c’è la creazione di un sistema cloud e di una AI che tiene conto di “valori allineati con la fede”. La piattaforma di Gloo è a quanto pare in grado di elaborare dati e profilare possibili “utenti” individuando persone più affini al mondo cattolico, ad esempio quelle che si trovano ad affrontare un matrimonio in crisi, soffrire di depressione o di stati di ansia o ancora avere una propensione alla tossicodipendenza, tutto tenendo conto di accurate analisi di dati.

All’inizio di quest’anno, Gelsinger aveva lodato DeepSeek e ha fatto sapere che Gloo sfrutterà modelli di OpenAI per un chatbot denominato Kallm.
Nel dicembre 2024, subito dopo le dimissioni da Intel, Gelsinger aveva invitato le persone a “pregare e praticare il digiuno” a supporto dei dipendenti Intel in difficoltà.