Sviluppatori di tutto il mondo, unitevi. Anzi, siete già uniti a San Francisco. Al via da poche ore l’edizione 2010 della Game developer conference, l’appuntamento “tecnico” più importante del settore. L’equivalente delle conferenze per lo sviluppo di software delle varie case, che qui si incontrano su territorio neutro. Grandi e grandissime software house accanto a piccoli e piccolissimi, indipendenti, sviluppatori di servizi complementari e di tools per gli sviluppatori veri e propri: tutto l’ecosistema è a rapporto nelle sale del Moscone center per l’appuntamento primaverile.
A dicembre si terrà infatti l’edizione in Cina, mentre questa è quella storica, in cui come per incanto anche i più forti avversari trovano un momento per confrontarsi senza problemi. All’interno dell’evento principale si tengono anche gli Independent Games Festival (dedicati alla comunità di piccoli sviluppatori indipendenti) e la Game Developers Choice Award, la premiazione immancabile dei migliori, gestita dagli sviluppatori stessi.
La conferenza è nata una vita fa, nel 1988, a San Jose. Nel soggiorno di Chris Crawford, che ha tenuto con pochi amici (27 secondo quanto racconta la storia) la prima edizione. La crescita, con la conferenza che si è tenuta pochi mesi dopo all’Holiday Inn di Milpitas, ha attratto circa 150 sviluppatori, e si arriva fino all’edizione del 2009 con più di 18mila partecipanti. Nel 2005 per la prima volta la conferenza si sposta da Santa Clara, San Jose e poi Long Beach (quindi sempre California del Sud) a San Francisco, nel Moscone. Prima nell’ala West, famosa per aver ospitato anche le ultime edizione della Worldwide Developer Conference di Apple (che si tiene abitualmente in estate) e adesso nella doppia location nord-sud.
La conferenza è uno dei più importanti appuntamenti del settore giochi al mondo. Qui vengono assegnati premi, si finanziano attività caritatevoli, si rincontrano tutti gli executive, vengono mostrate le nuove tecnologie e segnate alleanze commerciali, oltre agli infiniti keynote e seminari e tutorial sugli aspetti più vari dell’intrattenimento videoludico. Ma soprattutto c’è una cosa: qui ci sono i giovani programmatori di tutto il mondo e sono loro ad avere la possibilità di incontrare i potenziali datori di lavoro per il futuro professionale che li attende. Abbiamo visto code interminabili di ragazzi che portavano i loro curricula ai differenti stand, con code ordinate al termine delle quali gentili persone degli staff effettuavano una prima scrematura e poi i primi colloqui di lavoro; le pubblicità per offrire lavoro, gli stand della Germania e di Singapore che offrono spazio ai programmatori. Un intero eco-sistema, insomma, che si muove con le sue feste, i suoi riti, i suoi momenti di incontro.
Non poteva mancare una nutrita rappresentanza di nomi e soprattutto di applicativi famosi anche per la piattaforma Mac per iPhone. A parte tutti i più famosi sviluppatori coinvolti in questo momento nella realizzazione di prodotti per Mac e per iPhone, infatti, (Gameloft in testa) la piattaforma di Apple ha come sempre un ruolo da protagonista anche negli stand della fiera. iMac e MacBook Pro vengono usati, al limite anche come hardware Intel per tenere una versione di Windows.
A maggio è prevista una edizione a Vancouver (6-7 maggio) e ad agosto una dal 16 al 18 a Colonia, in Germania, che “copre” tutto il Vecchio continente. Da segnalare, fra le altre cose, il bookshop realizzato in occasione della conferenza proprio per raccogliere e vendere i libri più importanti o più particolari relativi allo sviluppo dei videogiochi. Decine e decine di titoli su come usare i software più importanti o sulle strategie da adoperare per la realizzazione di un ambiente di giochi, della programmazione dei personaggi, delle strategie di creazione di un ambiente multiplayer in rete. Insomma, dalla community al solitario per iPhone, tutto quel che serve a piccoli e grandi programmatori. Domani sarà la volta di Sid Meier, il papà di SimCity e tantissimi altri titoli di successo, a fare da lancio al resto degli eventi.