I ricercatori di ESET, azienda specializzata in sicurezza informatica, hanno pubblicato i risultati di una ricerca condotta sulla backdoor “Gazer” – collegata al noto gruppo di cyber spionaggio russo Turla – che è stata utilizzata nell’ultimo anno in attacchi a consolati, ambasciate, ministeri e altre istituzioni pubbliche in varie parti del mondo, prevalentemente localizzate nell’Europa dell’Est e nei paesi dell’ex Unione Sovietica.
Il successo di Gazer può essere spiegato dai metodi avanzati che utilizza per spiare i propri obiettivi e dalla sua capacità di rimanere attivo sui dispositivi infetti, lavorando nell’ombra per spiare il più a lungo possibile un computer. Per evitare di essere scoperto, Gazer agisce esattamente come le altre backdoor create da Turla ovvero modifica di continuo le stringhe all’interno del proprio codice, randomizza i marcatori e cancella i file in modo sicuro.
Gli attacchi alle ambasciate e ai ministeri effettuati finora tramite Gazer mostrano tutte le caratteristiche principali delle campagne di cyber spionaggio attribuite a Turla, che utilizzano tecniche di spear-phishing per distribuire una backdoor di primo stadio, cui si affianca una backdoor di secondo stadio che cattura le informazioni dal computer infetto e le invia al gruppo di cyber criminali tramite connessione ai server di comando e controllo (C&C).
Tutte le organizzazioni, da quelle istituzionali, diplomatiche, di vigilanza, alle aziende private, dovrebbero prendere coscienza sulla pericolosità di queste nuove minacce sofisticate come Gazer e adottare una difesa stratificata per ridurre le possibilità di una violazione dei loro sistemi di sicurezza.
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