Nel 2012 Samsung ha superato Apple negli acquisti di semiconduttori con una spesa di 23,9 miliardi di dollari contro i 21,4 miliardi di dollari di Cupertino. Il sorpasso in termini di acquisto di chip emerge nell’ultimo report preliminare di Gartner sull’andamento del mercato dei semiconduttori dello scorso anno.
Insieme Samsung e Apple dominano il settore per acquisti totali pari a 45,3 miliardi di dollari, il 15% dell’intero mercato: si tratta di un aumento di 7,9 miliardi di dollari rispetto al 2011. Più precisamente la domanda di Samsung è aumentata del 28,9% mentre quella di Apple del 13,6%, in entrambi i casi un andamento in contro tendenza rispetto sia al mercato in generale dei semiconduttori che è calato del 3%, sia rispetto a quasi tutte le altre prime 10 società.
HP, primo costruttore di PC al mondo e terzo più importante acquirente di chip per un totale di 14 miliardi di dollari segna un calo del 12,7%, Dell, quarto acquirente di semiconduttori con 8,6 miliari di dollari, cala del 13,4%. Le uniche due altre società che registrano un andamento positivo nell’acquisto di chip nel corso del 2012 sono state Sony con una crescita dell’1,9% e Lenovo che è cresciuta solo dello 0,3%.
Segno negativo per gli acquisti di chip da parte di tutti gli altri colossi: Toshiba -17,1%, LG -6,7%, Cisco -0,8% infine Nokia in decima posizione i cui acquisti di semiconduttori si riducono da 8,6 miliardi di dollari del 2011 ai 5 miliardi del 2012 segnando così il calo più consistente di tutti i 10 big pari a -42%.
I dati preliminari di Gartner per questo settore, che saranno poi ulteriormente precisati con la disponibilità dei dati definitivi, evidenziano un calo generalizzato dovuto alla diminuzione delle vendite dei computer tradizionali, notebook ma soprattutto desktop, per la preferenza degli utenti di tablet e smartphone, entrambi costruiti con un numero inferiore di chip rispetto ai PC tradizionali. In sostanza l’incremento delle vendite di tablet e smartphone non riesce a compensare il calo delle vendite dei semiconduttori dovuto al calo della richiesta dei computer tradizionali.