Nonostante l’esposizione mediata e l’entusiasmo che attualmente circonda il mondo degli smartwatch, Gartner, società leader mondiale nella consulenza strategica, ricerca e analisi, li boccia pienamente, a causa del costo elevato e della mancanza di funzioni davvero interessanti. Annette Zimmermann, ricercatore e analista di Gartner ha notato come Samsung e altri produttori si siano lanciati a capofitto in questo nuovo mercato, ma con risultati alquanto scadenti. Principali indiziati per questa bocciatura risultano essere il design poco accattivante e le poche funzioni disponibili.
Occorre precisare che Gartner non nega in astratto il possibile successo di uno smartwatch, ma critica aspramente i prodotti atttualmente in commercio. Lo stesso Zimmermann, infatti, osserva che la comodità di utilizzare un orologio, lasciando il cellulare più grande e ingombrante in borsa o in tasca, è un’idea che potrebbe davvero funzionare, tuttavia, i prezzi esorbitanti e le lacune nella progettazione, rappresentano un grande ostacolo per una commercializzazione su vasta scala. Basti pensare che attualmente gli smartwatch, in Italia, hanno dei prezzi che vanno da 150 euro a 300 euro, cifra richiesta per un tablet o uno smartphone di fascia media.
Attualmente, per Gartner, gli smartwatch non presentano affatto un design innovativo, sono ingombranti e la maggior parte dei prodotti sul mercato risultano particolarmente inutili, atteso che vengono progettati per un utilizzo di mero supporto allo smartphone. Invece, secondo la ricerca di Gartner, per avere successo, lo smartwatch dovrebbe perdere la connotazione di semplice accessorio ausiliario, per diventare un dispositivo primario dell’utente, con applicazioni e funzioni proprie, così da poter essere utilizzato anche indipendentemente dal cellulare. Queste caratteristiche renderebbero l’orologio più appetibile ad ogni utente, che avrebbe tanti motivi in più per utilizzarlo. In altri termini, applicazioni stand-alone fornirebbero allo smartwatch un valore aggiuntivo, risultando utile anche in assenza di connessione con il cellulare.
In effetti, non mancano riscontri a queste considerazioni di Gartner. Sebbene Samsung abbia manifestato soddisfazione per le vendite del proprio Galaxy Gear, alcuni mercati hanno davvero decretato il flop di questi accessori, come accaduto in Corea. Da questo avvio lento e non troppo fruttuoso degli smartwatch, Apple potrebbe trarre insegnamento. Ricordiamo, infatti, che sono molti i rumor e le indiscrezioni che vedrebbero Cupertino impegnata a realizzare un proprio iWatch. Da sempre pioniere di innovazione, Apple potrebbe finalmente apportare modifiche al proprio smartwatch in grado di farlo emergere, come avvenuto per iPhone e iPad, in questo nuovo mercato. In fondo neppure iPhone o iPad erano i primissimi esempio nella loro nicchia, ma a differenza di quando venne in precedenza, Apple fu in grado di capire che cosa ci fosse di importante per la gente e offrirlo in un pacchetto elegante e funzionale.
Le direttive di Gartner sono chiare: puntare tutto su design e applicazioni stand alone da utilizzare anche senza connessione allo smartphone. Questo, però, secondo la stessa ricerca non avverrà almeno fino al 2017, e gli smartwatch rimarranno relegati al ruolo di semplice accessorio secondario per smartphone. Apple potrebbe smentire l’assunto.