Se il “buco” causato da “Maps Gate” nella reputazione dell’azienda di Cupertino non ha giovato all’azienda, la “pezza” è stata ancora peggiore. Questo in sintesi il concetto ribadito da Gartner in un post ufficiale scritto da Mike McGuire sul blog ufficiale della società d’analisi incentrato sul business mobile.
Secondo l’opinione di Gartner l’arrivo di Google Maps sui dispositivo iOS ha avuto un duplice impatto: se da una parte ha fatto al gioia di migliaia di utenti critici e poco soddisfatti dell’applicazione nativa di Apple, dall’altra parte è stato uno smacco al brand della Mela, che ha immediatamente mostrato la sua inferiorità nel settore, lasciando a Google le celebrazioni per il successo della sua app.
Secondo McGuire Apple ora si troverebbe di fronte a due alternative: la prima è proseguire nella competizione e insistere nell sviluppo della sua Mappe tentando di strappare lo scettro a Google, opzioni in salita e economicamente molto dispendiosa; la seconda alternativa (su cui scommette l’analista di Gartner) è quella di sfilarsi silenziosamente dalla partita principale e concentrarsi maggiormente sui servizi di localizzazione legati alle app.
McGuire sembra dare Apple praticamente per vinta nella competizione legata alla geolocalizzazione; nonostante il successo di Google Maps per iOS va ricordata l’enorme base utenti su cui può contare Apple Maps in maniera nativa, congruente con quella di qualunque dispositivo iOS. Inoltre la poca sensibilità della maggior parte degli utenti al “Mapplegate” potrebbe giocare un ruolo importante nella spartizione del mercato.