L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni AGCOM ha sanzionato Google Ireland per 2.250.000 euro e Twitch Interactive Germany per 900.000 euro per la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo sulle rispettive piattaforme di streaming.
AGCOM riferisce che a seguito di numerose segnalazioni pervenute all’Autorità, sono stati avviati due procedimenti che hanno accertato la presenza di oltre 80 canali YouTube e Twitch contenenti più di 20.000 video che pubblicizzavano slot-machine, gioco d’azzardo, scommesse sportive e gratta e vinci.
In entrambi i procedimenti, le società sono state ritenute responsabili in quanto titolari del mezzo di diffusione dei video pubblicati da soggetti terzi e con i quali avevano specifici contratti di partnership commerciale.
Sulla base dell’intervento dell’Autorità, i contenuti illeciti sono stati rimossi; inoltre, è stato ordinato alle piattaforme di rimuovere e impedire il caricamento da parte di quei
soggetti di analoghi video violativi.
L’Autorità ha, invece, archiviato il procedimento nei confronti di TikTok Technology Ltd., avendo rilevato l’assenza di un rapporto contrattuale con i 30 content creator che hanno effettuato il caricamento dei contenuti contestati.
Negli USA intanto una giuria ha dato ragione a Epic Games nella battaglia contro Google, e misure correttive potrebbero ora obbligare Big G ad apportare modifiche in merito alle sue pratiche commerciali per il Play Store, permettendo ad esempio agli utenti di optare per pagamenti in-app che consentano di bypassare le commissioni di Google.
Non è un buon momento per Google: l’azienda, tra le altre cose, negli USA è accusata dal Dipartimento di Giustizia di abuso di posizione dominante nel settore dei motori di ricerca. Non solo negli Stati Uniti ma anche in Giappone Big G è sotto esame da parte dell’autorità nazionale di regolamentazione della concorrenza.
Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, nell’ambito della sua testimonianza al processo intentato dal Dipartimento di Giustizia ha affermato che l’accordo tra Apple e Alphabet per impostare Google come motore di ricerca di default nei vari dispositivi della Mela, rende impossibile competere per Bing.
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