Da anni c’è chi cerca di rendere i controller per iPhone quanto più compatti possibili, ma GameSir i3 è quello che ci riesce meglio perché…è una custodia.
Una custodia che aggiunge una leggera sporgenza su un lato posteriore per migliorare la presa (comoda perché no anche per scattare fotografie) e due piccoli ma funzionali pulsanti sulla cornice destra che si trasformano in una sorta di L1 e R1 quando si usa il telefono per giocare.
Sono chiaramente personalizzabili e si rivelano particolarmente utili in tutti quei titoli dove fa comodo avere due tasti separati per controllare rapidamente due funzioni. L’azienda produttrice parla di un gaming da smartphone “a quattro dita”.
Immaginiamo di giocare ad uno sparatutto (come ad esempio Fortnite o Call of Duty, nel momento in cui scriviamo il più scaricato nella storia dell’universo mobile): mentre il pollice della mano sinistra, strisciando sullo schermo, muove il giocatore all’interno della mappa e quello della destra direziona il fucile, grazie ai due tastini fisici sarà possibile ad esempio attivare lo zoom e sparare senza dover cliccare i bottoni virtuali ed essere così più rapidi di chi questa cover-joypad non cel’ha.
Come dicevamo GameSir i3 si collega allo smartphone tramite Bluetooth e i pulsanti sono chiaramente configurabili in base alle proprie preferenze. Per funzionare incorpora una batteria che può essere ricaricata tramite spina USB-C posizionata strategicamente vicino alla presa Lightning in modo tale da poter eventualmente collegare entrambi i rispettivi cavi per ricaricare lo smartphone e la cover contemporaneamente (e quindi giocare senza pensieri).
Al momento l’unico limite di questa custodia è la compatibilità con gli iPhone: supporta infatti iPhone X, iPhone XR, le versioni Plus di iPhone 6, 7 ed 8 oltre ad iPhone XS e iPhone XS Max. Restano così fuori i modelli “non Plus” e l’ultima serie iPhone 11/Pro/Max.
GameSir i3 costa 40 dollari ma al momento è possibile finanziare la raccolta fondi su Kickstarter e prenotarne una per soli 20 dollari. Nel momento in cui scriviamo sono stati depositati quasi 700 dollari sui 3000 necessari per avviare la produzione di massa: nel caso in cui si dovesse raggiungere questa quota, i primi sostenitori dovrebbero ricevere la custodia prenotata entro il mese di novembre.