Samsung sta per calare un colpo che potrebbe fare molto male ad Apple e in particolare ad Apple Watch: uno smarwatch Galaxy capace di misurare i prodotti finali della glicazione avanzata, uno degli indicatori dell’età biologica e del rischio di sviluppare importanti patologie croniche.
Il dispositivo di cui parliamo è il Galaxy Watch di nuova generazione che l’azienda coreana presenterà il 10 luglio insieme ai nuovi terminali pieghevoli. Anche se assieme ad esso dovrebbero arrivare una serie di altri dispositivi, potrebbe essere proprio lo smartwatch il re dell’evento.
Un nuovo sensore “magico”
In esso troverà infatti posto, come spiega Bloomberg, un nuovo sensore rivoluzionario (annunciato ufficialmente proprio ieri da Samsung) in grado di misurare come detto i prodotti finali della glicazione avanzata, in inglese Advanced Glycation End Products, da cui l’abbreviazione AGEs, glicotossine che rappresentano biomarcatori e parametri biologici significativi nel processo di invecchiamento cellulare.
Che la tecnologia per fornire questo parametro in un dispositivo delle dimensioni di uno smartwatch sia in possesso di Samsung, lo dice Samsung stessa nel comunicato cui facevamo cenno poco sopra. Il sensore è stato miniaturizzato nelle componenti, liberando spazio per nuovi tipi di LED che ora emettono luce blu, gialla, violetta ed ultravioletta assieme a verde, rossa e infrarossa.
Si avranno così letture più precise (fino al 30%) della frequenza cardiaca, ma anche della qualità del sonno, pressione del sangue, livello di ossigeno nel sangue e livello di stress. Oltre a questo, come detto, c’è anche la misurazione dell’indice AGE. «Si tratta di un biomarcatore – spiega Samsung – che fornisce un quadro dell’età biologica e aiuta ad assumere decisioni informate sul percorso che porta a comportamenti più attenti alla salute».
Non misura il glucosio nel sangue, ma…
il nuovo GalaxyWatch quindi non fornirà un dato dal quale conoscere il livello di glucosio nel sangue, ma qualche cosa di comunque utile e soprattutto esclusivo e nei fatti un passaggio verso la direzione cui punta Apple: un vero e proprio sistema di misurazione del glucosio nel sangue.
Gli AGEs sono contenuti in alcuni cibi ma si creano anche durante la cottura ad alta temperatura (come ad esempio con la frittura), si accumulano per l’età e per la dieta, dando luogo ad aumenti di rischio di alcune delle malattie croniche più diffuse tra cui quelle cardiache, ipertensione e persino cancro. Le persone con alti livelli di zucchero nel sangue, come i diabetici, sono particolarmente a rischio di accumulo degli AGEs.
Solo ieri spiegavamo come il mondo degli indossabili è sempre più legato al mondo della salute e del wellness in genere e perchè, di conseguenza Apple stia correndo per provare ad aggiungere funzioni al dispositivo. Tra di esse ci sarebbe la misurazione dell’indice glicemico, considerato un vero e proprio Sacro Graal capace da solo di far vendere milioni di dispositivi.
E poi anche il Galaxy Watch Ultra
Al momento non è chiaro se il nuovo sensore e il nuovo parametro sarà letto da tutti i Samsung Watch. È possibile che la misurazione delle glicotossine possa essere riservata ad un vociferato Galaxy Watch Ultra
Dal nome si comprende che siamo di fronte ad un concorrente per dimensioni e funzioni dell’Apple Watch Ultra. Si tratterebbe di uno smartwatch per tempo libero e aria aperta con lunga autonomia e un sistema di collegamento dei bracciali del tutto simile a quello di Apple Watch. Anche il prezzo di Galaxy Watch Ultra dovrebbe essere più o meno lo stesso di Apple Watch Ultra: 799€
Serve altro per capire che Samsung vuole davvero colpire Apple là dove fa più male?