Potrebbe sembrare strano, eppure non lo è: Galaxy S8, il prossimo terminale di punta della società sud coreana, potrebbe affidarsi al produttore che ha già fornito batterie per il Note 7. Sì, il dispositivo esplosivo.
In effetti, non ci sarebbe motivo di fare altrimenti, dato che in fin dei conti, anche se manca ancora l’ufficialità, le esplosioni non erano direttamente collegate alla produzione delle batterie, bensì al design troppo sottile del terminale che impediva alla batteria di espandersi come avrebbe dovuto. Sebbene Note 7 sia uno dei fallimenti più evidenti della società, oltre che uno dei flop più gravi del 2016, SDI, aveva insomma poche responsabilità sull’accaduto. Ricordiamo che però inizialmente, Samsung aveva messo la responsabilità dei problemi proprio su SDI (che è anche una divisione di Samsung), salvo poi fare marcia indietro visto che anche i telefoni che usavano altre batterie, esplodevano allo stesso modo di quelli con le batterie SDI.
Stando a quanto riferito da cultofmac, Samsung Electronics starebbe però pensando di affiancare a SDI anche altri fornitori, benchè questo solo per diversificare e rendere più vasta e snella la catena delle forniture.
Ricordiamo che Galaxy S8 dovrebbe debuttare durante il primo trimestre di quest’anno, con un rilascio, probabilmente, già nel mese di aprile. Almeno per questo dispositivo non ci dovrebbe essere la fretta a mettere i bastoni tra le ruote di Samsung. Secondo una buona parte degli osservatori il Note 7 manifestò difetti di costruzione anche per la necessità di Samsung di battere sul tempo Apple con il suo iPhone 7.