I report su Samsung Galaxy S7 iniziano a farsi sempre più insistenti. Così, dopo la possibilità che sia esteticamente molto simile all’attuale S6, arriva anche un’indiscrezione sul chip interno: la possibilità è che Samsung utilizzi lo Snapdragon 820. Purtroppo, però, il chip in questione non sembra essere nato sotto i migliori auspici, e già prima che venisse ufficialmente svelato non sono mancate le voci su problemi di surriscaldamento. Galaxy S7, così, potrebbe utilizzare al suo interno un heat pipe, un sistema di rafreddamento tipico dei PC, per dissipare il calore.
La preoccupazione nasce dall’attuale chip 810, che sembra essere afflitto da importanti problemi di surriscaldamento, anche se la società produttrice continua a negare ogni addebito. Ed allora, anche se il team Qualcomm ha più volte chiarito come i parametri di riscaldamento del chip 820 rientreranno nei limiti standard, i più maliziosi continuano a non farvi troppo affidamento.
Ed allora, se davvero Samsung decidesse di implementare sul prossimo Galaxy 7 il chip Snapdragon 820, dovrà implementare alcuni tubi di calore interni per dissipare il calore. In effetti, come riporta la redazione di gforgamers, Samsung sarebbe alla ricerca di fornitori delle cosiddtte “Heat Pipe”, dei condotti che contengono un gas o un liquido per disperdere il calore, ben noti a chi ha dei computer “ultrapompati” così da scongiurare ogni possibilità di surriscaldamento e danni al processore.
Se la voce dovesse essere confermata, non si tratterebbe comunque del primo terminale ad adottare una soluzione di questo tipo: già Xperia Z5 Premium di Sony, Xiaomi Mi Note Pro e OnePlus 2 integrano al loro interno tubi di calore per evitare il surriscaldamento. Questa soluzione si è resa necessaria nel tentativo di ridurre al minimo i problemi dello Snapdragon 810. A questo punto bisognerà attendere la mossa di Samsung per scoprire effettivamente se il colosso deciderà di utilizzare il processore 820 nella variante dello smartphone destinata al mercato europeo, mentre non dovrebbero esserci dubbi sull’impiego del chip Exynos 8890, per le versioni del terminale diffuse al di fuori dell’eurozona.
