Nella maggior parte dei paesi Galaxy Note 7 è stato prima ritirato e sostituito, poi limitato nella ricarica, infine anche completamente bloccato da remoto, sembra però che il terminale più esplosivo della storia della telefonia non subirà la stessa sorte in Corea del Sud.
Nelle settimane di commercializzazione ne sono stati venduti quasi 1 milione d unità, gran parte dei quali tutti ritirati da quando Samsung ha attivato la campagna di richiamo. Si stima che in Corea del Sud la percentuale di recupero è dell’85%. Secondo fonti riportate da The Investor Samsung non sembra intenzionata ad adottare misure drastiche come il blocco totale della ricarica e l’esclusione dalle reti cellulari del paese per timore delle possibili lamentele degli utenti che ancora utilizzano Galaxy Note 7.
Un’altra fonte presso un operatore locale sembra suggerire lo stesso piano: Note 7 sembra destinato a sopravvivere un po’ di più in madrepatria. Ricordiamo che in Nuova Zelanda tutti i terminali in questione sono stati bloccati, rendendone impossibile l’accesso alle reti cellulari. In Europa la carica della batteria è già stata limitata al 30%. Negli Stati Unit il blocco totale è programmato per gennaio con un update software che blocca completamente la ricarica. In Corea del Sud, se non ci saranno novità, il fine corsa per Galaxy Note 7 arriverà nel 2017, quando la percentuale di terminali recuperati sarà prossima al 95%.