Forte di un successo planetario nel settore werable Fitbit fortifica la propria gamma prodotti con il rinnovo dei due pezzi più famosi: Charge 2, erede di quello che è stato il primo device da polso con rilevazione del battito cardiaco per tutti e Flex 2, evoluzione del modello base della gamma, anch’esso uno dei più venduti. In entrambi i casi la prima cosa che stupisce è l’aspetto: la nuova tendenza, già inaugurata all’inizio dell’anno con Alta (qui la nostra recensione) porta un indossabile dal look meno dedicato al fitness e più al quotidiano, con display più grande e (molta) attenzione ai materiali da costruzione dei cinturini.
Fa eco a questo nuovi sensori, intercambiabilità on the fly per alcune parti e interessanti novità nell’App Fitbit, che mantiene la piena compatibilità per tutte le piattaforme, da iOS a Android fino a Windows Phone (oltre a Mac e PC).
Charge 2, oltre al display c’è di più
Fitbit Charge HR (provato da noi qui) è stato un prodotto innovativo per molti versi e che ha permesso all’azienda di diventare leader nel settore: Charge 2 mantiene quanto di buono fatto sin d’ora introducendo però alcune qualità molto interessanti, a partire dal display più grande, capace ora di mostrare più informazioni sia per quanto riguarda l’attività sia per alcune notifiche del cellulare come SMS e telefonate.
L’idea di Fitbit è da mantenere un profilo molto basso riguardo all’interazione tra werable e smartphone, in modo da non diventare fonte di distrazione (come lo possono essere gli smartphone). Un altro fattore molto importante è che adesso il Charge 2, al pari dell’Alta, ha il cinturino che si stacca dalla parte dedicata ai sensori, in modo che sia facilissimo cambiarlo.
Dal lancio nel mercato, avvenuto pochi mesi fa, a Natale, saranno lanciati diversi nuovi cinturini, anche in collaborazione con alcuni stilisti famosi, sia per quanto riguarda Charge 2 che anche per Alta e addirittura per Blaze, a cui è stata dedicata una serie dove il cinturino è più sottile dell’attuale (fattore che dovrebbe trovare i favori del pubblico femminile).
I cinturini sono prodotti in vari materiali, da quelli gommosi ad altri in materiale più elegante, come pelle o scamosciato. Il cambio di cinturino dovrebbe richiedere pochissimi istanti e permettere agli utenti di mantenere sempre una certa eleganza senza peer questo dover rinunciare al conteggio dei passi anche in cene importanti.
Non mancano le innovazioni sotto il cofano: PurePulse, la tecnologia di Fitbit che sta alla base del monitoraggio continuo del battito cardiaco è più accurata e traccia meglio il conteggio delle calorie bruciate, anche grazie alla stima del VO2 Max, valore calcolato usando le informazioni del profilo Fitbit, la frequenza del battito cardiaco e dati sugli esercizi.
Interessante la nuova funzione Respirazione Guidata: Charge 2 può aiutare l’utente a migliorare la respirazione e abbassare così lo stato di stress, con esercizi guidati e funzioni chiaramente indicate dal display.
Charge 2 è già disponibile sia sul sito Fitbit che sui vari negozi fisici e online a partire da 159,99 Euro. Alcuni accessori sono già disponibili, altri arriveranno da qui a Natale.
Flex 2, il tutto in uno pronto per l’acqua
Più sottile, affusolato, con nuove luci e un nuovo sistema di avviso basato sulla sequenza di luci personalizzabile, ma soprattutto resistente all’acqua Flex 2 è davvero il bracciale che non si toglie mai, ovunque si vada. Il piccolo bracciale di Fitbit si rinnova e diventa un accessorio adatto a tutto, da utilizzare in ufficio, in palestra, nella corsa in campagna ma anche in piscina e al mare, senza paura.
La resistenza all’acqua sino a 50 metri gli permette di essere indossato al mare o in piscina, e anche se non è pensato per calcolare le bracciate, è capace comunque di rilevare il movimento ovunque siamo.
Anche per Flex 2 il nuovo design è pensato per essere indossato ovunque: rispetto al vecchio modello infatti adesso sono presenti molti più accessori, a partire dai vari cinturini in silicone colorato sino a braccialetti in metallo rigido, per arrivare ai ciondoli. Si può scegliere fra una gamma di lusso di cinturini rigidi con finitura a specchio in acciaio inossidabile, o placcati in oro 22k od oro rosa, sino a collane con pendente in acciaio inossidabile argentato o placcate in oro 22k.
Flex sarà disponibile nei negozi a partire dal mese di Ottobre, alcuni degli accessori arriveranno da qui a Natale ad un prezzo di 99,99 Euro per il modello con cinturino classic nero, viola, rosa o blu marino. I cinturini potranno essere anche color oro (99,99 Euro), oro rosa (99,99 Euro) e acciaio argentato (89,99 Euro). I ciondoli saranno placcati oro (99,99 Euro) e color argento (79,99 Euro).
Fitbit è un’avventura
Non solo hardware tra le novità: Fitbit Adventures è una nuova e innovativa funzione dell’App Fitbit per tutti coloro che non vogliono competere con altri utenti ma desiderano lo stesso una motivazione in più per essere sempre in forma. Con Fitbit Adventures è possibile scegliere uno dei tre percorsi mozzafiato nel Parco Nazionale di Yosemite (Pohono Trail, Loop Valley e Vernal Falls), e provare il brivido di percorrere le stesse distanze reali, svolte però nella nostra quotidianità, e grazie alle foto di Chris Burkard, poter osservare al raggiungimento di ogni obiettivo, particolari foto mozzafiato dei più interessanti luoghi di interesse.
Non mancheranno anche delle mini.sfide e dei tesori nascosti da scovare: a breve dovrebbe aggiungersi ai percorsi già presenti anche la famosa Maratona di New York.
La chiave di Fitbit è l’ecosistema, parola di Giovanni Bergamaschi
Per capire meglio le motivazioni che stanno dietro al successo di Fitbit e al valore del prodotto per gli utenti, ne abbiamo parlato direttamente con Giovanni Bergamaschi, Regional Director, Mediterranean, Gulf and Africa di Fitbit.
D: Giovanni, sappiamo che Fitbit va molto bene, puoi essere più preciso?
R: Beh, Fitbit va molto bene, questo è vero, anche in Italia e ne siamo felici. Bisogna effettivamente distinguere quale è la categoria di prodotto, tra werable/healt & fitness (dove effettivamente siamo noi) e smartwatch, dove effettivamente sotto alcuni punti di vista ci siamo con Blaze e Surge, ma che per noi resta un settore di nicchia e che ancora non ha trovato la sua identità. Noi preferiamo optare per una strada dove i nostri prodotti stimolano la ricerca del benessere. Numeri purtroppo non possiamo darli per via della quotazione in borsa, ma andiamo bene.
D: Anche senza numeri possiamo dire che Fitbit va molto bene, dato che è stato uno dei primi marchi a credere in questo mercato
R: si, siamo partiti nove anni fa quasi per scherzo, dai due fondatori James Park ed Eric Friedman che, osservando la tecnologia del Nintendo Wii che, grazie agli accelerometri riusciva a catturare il movimento degli utenti hanno avuto l’idea di integrarlo nel quotidiano per monitorare passi e movimenti nel sonno. Inizialmente Fitbit ha avuto una presa più decisa in America, soprattutto per via del tasso di obesità più alto, mentre qui in Italia mangiamo meglio e viviamo meglio, anche se ultimamente il livello di stress è aumentato anche qui.
D: Nel corso degli anni ci hanno provato in molti, ma Fitbit è rimasta nel tempo leader. Qual’è la ricetta del successo?
R: La moda dello smartwach è stata percepita male. Oggi forse si inizia a fare sul serio con le App native, ma sino ad ora gli orologi intelligenti non hanno dato quello che promettevano, sia in termini di comodità (batteria prima di tutto) sia in termini di risultati, che ci sono ma non sono stati spiegati bene come facciamo noi. Il vero valore aggiunto per Fitbit non è il “pezzo di ferro” come lo chiamo io (intendendo il bracciale, ndr) ma il sistema e il come, perché e in che modo Fitbit cattura ed è in grado di mostrare le informazioni. Che tra l’altro è capace di gestire anche senza l’aiuto di uno smartwatch, dato che si sincronizza anche con il computer.
Il nostro ecosistema è il valore aggiunto, il modo in cui l’App informa l’utente su quali attività e parametri possono migliore le cose. Alcuni prodotti della concorrenza lavorano sul prezzo ma tralasciano un fattore importante come i dati dell’utente: mentre per noi sono molto importanti, e su quelli lavoriamo.
Ovviamente l’hardware è necessario per la rilevazione, ma è con lo stile di vita e i suggerimenti che noi esaltiamo il nosto ecosistema.
D: Ultima domanda: Surge è ancora parte attiva ell’offerta?
R: Assolutamente si, Surge è il nostro rilevatore per eccellenza, che in più ha anche il GPS (che, per esempio, Blaze non ha, ndr). E’ sicuramente una nicchia di mercato di utenti che fanno sport in modo evoluto, ma per la maggior parte degli utenti molte delle funzioni non servono, e gli basta un prodotto più a largo consumo come Charge, Flex o Alta.
