Adidas ha presentato la Futurecraft 4D, la sua prima scarpa stampata in 3D e che verrà prodotta in almeno 100 mila esemplari entro la fine del 2018. La soletta intermedia viene creata usando un processo denominato Continuous Liquid Interface Production, in cui il design viene “estratto” essenzialmente da una vasca di resina polimerica liquida e fissato nella sua forma desiderata con luce ultravioletta.
Carbon, la società che ha creato il metodo, dice che è più veloce e più adattabile della stampa adattativa tradizionale e può far diventare un processo industriale comune la stampa in serie 3D. Carbon è finanziata da fondi istituiti da Google e General Electric e dichiara che i suoi metodi consentono alle aziende di passare dal design al prodotto più velocemente che mai. Inoltre si hanno materiali finali più robusti e flessibili rispetto alle tradizionali materie plastiche stampate ad iniezione.
Nonostante le premesse Adidas è comunque cauta nell’abbracciare totalmente la procedura di stampa 3D: solo 5.000 paia di scarpe Futurecraft saranno messe in vendita entro la fine di quest’anno, anche se la società afferma di voler produrne 100.000 paia in totale entro la fine del 2018. “Questa è una pietra miliare non solo per noi come azienda ma anche per l’industria” dice Gerd Manz di Adidas a Reuters.
Una delle attrattive nell’utilizzo della stampa 3D per la produzione delle sneaker è la capacità di creare lotti di scarpe più piccoli: potrebbe trattarsi di esemplari su misura per eventi o luoghi specifici, o addirittura potrebbero essere costosi unici – modellati per adattarsi alla forma o alla postura di un singolo individuo.
Ci vorrà però tempo prima che scarpe di questo tipo diventino accessibili, vista le necessità di Adidas e Carbon nel ridurre i costi di produzione. “L’individualizzazione verrà, ma devi imparare a camminare prima di correre”, ha detto Manz. Il costo di un paio di Futurecraft 4Ds non è ancora noto, ma Adidas dice che sarà nella gamma di prezzo “premium”. Qui di seguito il video di Carbon.