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Furto Apple ID in Cina: ai consumatori le scuse di Apple non bastano, anche se hanno torto

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Un gruppo di consumatori cinesi coinvolti nel furto Apple ID in Cina, ha accusato Cupertino di sottrarsi alle proprie responsabilità e punta il dito contro i problemi di sicurezza. Dopo l’episodio di pishing, avvenuto nella prima settimana di ottobre, Apple si era scusata per il furto Apple ID, precisando, però, che pur trattandosi di un fatto molto grave, è avvenuto anche per colpa degli utenti che avrebbero potuto adottare i sistemi di sicurezza messi a disposizione dalla società. «Ci scusiamo per gli inconvenienti determinati da questa truffa» aveva dichiarato il colosso di Cupertino, ribadendo il consiglio dato al mercato cinese, così come in generale a tutti gli utenti dei propri dispositivi in ogni paese nel mondo: la necessità di utilizzare l’autenticazione a due fattori. 

L’Associazione dei consumatori cinesi pensa che, oltre a questo comunicato, l’azienda di Cupertino debba fare di più e soprattutto che non debba sottrarsi alle proprie responsabilità. “Apple non dovrebbe spostare la colpa sugli utenti e minimizzare i problemi di sicurezza che la riguardano”, ha dichiarato l’associazione. 

Furto Apple ID in Cina: ai consumatori le scuse di Apple non bastano, anche se hanno torto

Apple ha risposto rimandando alla sua dichiarazione, affermando che sta raggiungendo i clienti interessati dal pishing e consigliando a tutti i possessori di ID Apple di abilitare l’autenticazione a due fattori.  

L’emergenza per il furto di ID Apple in Cina è arrivato all’inizio di ottobre 2018, quando diversi utenti di due importanti servizi di pagamento mobile in Cina – Alipay e WeChat Pay – hanno segnalato una serie di acquisti su App Store non autorizzati. In base a quanto riportava il Wall Street Journal, nella prima settimana di ottobre 2018 alcuni si sono visti addebitare fino a 300 dollari per transazioni in realtà mai effettuate.

Cupertino, fino a martedì 12 ottobre, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, non era ancora stata informata del numero effettivo di utenti coinvolti, che in linea teorica potrebbero essere anche oltre un miliardo. Attualmente sono, infatti, circa 1,5 miliardi i clienti Alipay e WeChat Pay in Cina. Per Apple, che si è attivata tempestivamente sulla questione,  l’indagine sulla questione del furto Apple ID in Cina prosegue anche con la ricerca, da parte di Cupertino, di verificare quali delle richieste di rimborso a causa del pishing ricevute da utenti cinesi siano vere e quali, invece, fraudolente.

 

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