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Face ID esegue una scansione del volto per garantire l’accesso ad iPhone X e a tutte le sue funzioni al solo proprietario dello smartphone. Durante la presentazione dello smartphone top, a settembre Apple aveva mostrato una virtualizzazione del funzionamento di tale sistema, ma The Verge è andata oltre mostrando in un filmato come funziona Face ID e cosa avviene realmente sul volto dell’utente durante la scansione.
Per portare a termine l’obiettivo è stata utilizzata una vecchia videocamera in grado di registrare le immagini a infrarosso. In questo modo è stato possibile scoprire come funziona Face ID all’atto pratico durante una reale scansione, andando cioè oltre la scheda tecnica pubblicata da Apple.
Il comparto di fotocamere e sensori che permette il funzionamento Face ID, come sappiamo, entra in azione ogni qual volta si attiva lo schermo di iPhone X per accedere al telefono. In base a quanto si apprende dalle immagini pubblicate su Facebook, in queste occasioni il proiettore di punti spara letteralmente – e più volte consecutivamente – una fitta mappa composta da oltre 30.000 punti sul volto attraverso una luce a infrarossi, quindi invisibile agli occhi e tra l’altro capace di funzionare perfettamente anche al buio.
Durante questa operazione vengono scattate una serie di fotografie in 2D che vengono poi lette e trasformate dal sistema in un modello tridimensionale che verrà poi raffrontato con quello registrato in precedenza per garantire l’accesso al proprietario (o negarlo a un estraneo). Ancora più interessante è la scansione del volto con gli occhi chiusi: il sistema sostanzialmente riconosce il momento esatto in cui l’utente apre gli occhi e solo a quel punto proietta la mappa di punti sul viso.
Here's how the iPhone X's Face ID works.
Pubblicato da The Verge su venerdì 3 novembre 2017
Secondo quanto dichiara Apple, lo scanner facciale funziona in maniera ottimale quando il volto si trova a una distanza dallo smartphone compresa tra i 25 e i 50 centimetri anche se stando alle prime prove di The Verge, all’aperto e con una forte luce ambientale è necessario avvicinarlo ulteriormente per garantirne il corretto funzionamento.