Tridimensionale è meglio. Una bella fotoripresa con due obiettivi che riescono a restituire un sistema di pixel differenti da quelli a cui siamo abituati e che vediamo nei nostri schermi ogni giorno. Immagini tridimensionali, appunto, che spuntano fuori, soddisfano l’occhio, seguono il trend del cinema e dei videogiochi (al lavoro su immagini 3D sempre più spesso) e richiedono una filiera completamente nuova per quanto riguarda la gestione e la fruizione delle immagini.
A pilotare questo mercato, scatta Fujifilm, che cerca di portarsi avanti in un mercato come quello della fotografia dove venti anni fa ha inventato praticamente l’idea per il grande pubblico, dieci anni fa aveva suppergiù il 30% del mercato delle fotocamere digitali e che oggi lotta con Nikon, Olympus e Canon per sopravvivere con il suo 6,7%.
Il sistema studiato da Fujifilm si chiama FinePix Real 3D System. Lo scopo è fare un balzo in avanti e diventare irraggiugibili dalla concorrenza. Il rischio è saltare troppo lontano e scomparire nel niente. L’ambizione è portare il 3D alle masse.
Per farlo l’azienda giapponese utilizza un apparecchio rivoluzionario che non è, a prima vista, troppo dissimile dagli altri. Unica differenza: ha due obiettivo con due lenti separate più o meno quanto lo sono gli occhi umani. Questo, con 10 megapixel cadauno, permette di ricreare una vista steorescopica degli oggetti e dare alla fotocamera la capacità di cogliere le immagini con quella tridimensionalità a cui la nostra vista ci ha abituati.
In passato erano necessari speciali occhiali per riuscire a vedere le immagini tridimensionali. Adesso Fuji ha trovato un’altra strada: si possono avere stampe speciali con due strati trasparenti che ricreano l’effetto tridimensionale oppure rimanere in digitale su schermi Lcd da 8 pollici che permettono di ricreare, come per le stampe, direttamente l’immagine tridimensionale e senza bisogno di accessori per la vista come occhiali colorati o altre cose del genere.
La fotocamera debutterà questa estate in Giappone e, a settembre, negli Usa e in Europa. Negli Usa costerà circa 600 dollari, il doppio di un modello convenzionale con lo stesso tipo di obiettivo e risoluzione, mentre lo schermo Lcd costerà altrettanto e le stampe più di 5 dollari a foglio.
Secondo il settimanale Time, Fujifilm, che ha un enorme mercato ache nel settore delle immagini digitali e delle tecnologie per il settore medico o per la cinematografia, potrebbe tornare a ricavalcare il mercato delle fotocamere digitali, dove solamente l’anno scorso ne sono state vendute 128 milioni. Il mercato ha raggiunto la saturazione o quasi, con penetrazione dell’80-90%, cioè oramai nove consumatori su dieci. Le immagini tridimensionali, insieme ai mercati emergenti come quello cinese, sono il sogno del domani per i produttori, e in particolare per Fujifilm.