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Fujifilm X-M1: la recensione della mirrorless entry level di Fuji

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Arriva sul mercato la Fujifilm X-M1, al momento il modello più compatto e giovane della serie X di Fujifilm, che annovera ad oggi le più avanzate X-Pro1, la X-E1, la X100 e la X100s. Macitynet.it ha avuto la possibilità di provare la nuova X-M1 di Fuji, ancora una volta utilizzata non per un test scientifico ma nella quotidianità in cui si calano ogni giorno gli appassionati di fotografia con i loro scatti.

La nostra confezione di prova includeva, oltre al corpo macchina, anche il nuovo zoom Fujinon XC16-50mm f/3.5-5.6, disponibile solo esclusivamente acquistando il kit con la Fujifilm X-M1 e non venduto al momento separatamente. L’obiettivo annovera 12 elementi di cui 3 asferici, oltre all’ormai immancabile stabilizzatore ottico; offre un’equivalente per formato 35mm da 24mm a 76mm. Per chi possedesse già lenti Fujinon, la Fujifilm X-M1 è venduta anche in versione solo corpo macchina.

Fino ad oggi le fotocamere della serie X di Fuji sono state accolte con entusiasmo dalla stampa specializzata e si attendeva questa X-M1 come alternativa “economica” per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al sistema Fuji a lenti intercambiabili, senza dover spendere cifre particolarmente elevate, come accade per la X-Pro1 (circa 1700 euro con obiettivo) o la X-E1 (circa 1000 euro con obiettivo). Continuate a leggere la nostra prova per scoprire se la X-M1 è all’altezza delle sue “sorelle” maggiori.

Fujifilm X-M1

Fujifilm X-M1: corpo macchina e funzionamento

Dal punto di vista estetico il corpo della fotocamera è compatto e leggero, realizzato per lo più in plastica resistente, avvolto davanti e ai lati da una sorta di materiale simil-pelle, che aiuta la presa impedendo scivoloni. Il design è in stile retrò, ricorda le vecchie fotocamere a telemetro, stesso stile ripreso dalle maggiori X-Pro1 e X-E1, con la classica impugnatura a rilievo sulla destra che aumenta la sicurezza nell’utilizzo. Unico neo è rappresentato da un’impressione d’uso generale di avere a che fare con un prodotto solido ma forse un po’ troppo “plasticoso”, almeno in questa versione interamente nera.

Fujifilm X-M1
la Fujifilm X-M1 in versione nera con l’obiettivo Fujinon 16-55mm. Stile retrò per la fotocamere con cipertura simil-pelle per aumentare la presa.

Le dimensioni sono contenute: il corpo macchina è di poco più grande di quello di una compatta; per fare un paragone il corpo è simile a quella della Panasonic Lumix GF1, ancora oggi una delle mirrorless più piccole. L’ingombro maggiore è rappresentato come sempre dalla lente, il 16-50mm che si estende per diversi centimetri e che purtroppo (come accade per molte mirrorless) vanifica gli sforzi per contenere le dimensioni.

Per ovviare è comunque sufficiente abbinare la fotocamera ad un obiettivo meno ingombrante, come ad esempio un Fujinon XF 27mm F2.8, pancake compatto che rende l’accoppiata ideale e praticamente tascabile.

Fujifilm X-M1
A confronto con una Panasonic GF1 – sinistra – ed una vecchia Canonet QL17 del 1974 – a destra
Fujifilm X-M1
Vista dall’alto a fianco di una Panasonif Lumix GF1: le dimensioni sono molto simili
Fujifilm X-M1
Ecco il confronto con una compattina, la Panasonic Lumix TZ5
Fujifilm X-M1
Con l’obiettivo montato il concetto di “compattezza” si ridimensiona notevolmente.
Fujifilm X-M1
Con il paraluce sull’obbiettivo la dimensione aumenta ulteriormente

Sul retro della Fujifilm X-M1 è disponibile un ottimo display da 3 pollici, non touch, molto contrastato e ben visibile anche nelle giornate più luminose e soleggiate; inoltre il display è anche orientabile verso il basso e verso l’alto, caratteristica preziosa per la composizione dell’inquadratura per scatti in cui la fotocamere non può essere allineata agli occhi.

E’ infine disponibile all’interno della fotocamere il chip Wi-Fi che consente di collegare il dispositivo ad un computer per il trasferimento delle immagini in wireless, e che se abbinato all’apposita applicazione Fujifilm scaricabile gratis da App Store o Google Play Store, permetterà il download su smartphone o tablet. Dedicheremo a questo aspetto un articolo a parte.

Fujifilm X-M1
Comodissimo lo schermo da 3″ che può essere orientato verso il basso o verso l’alto, caratteristica che mitiga la mancanza del mirino

Fujifilm X-M1: performance e tecnologia

Come i due modelli precedenti della serie X, la Fujifilm X-M1 è compatibile con tutte le lenti con attacco X di Fuji e condivide con gli altri modelli X il nuovo sensore X-Trans CMOS, che caratterizza questa linea di fotocamere. Si tratta di un sensore APS-C che, a detta di Fuji, sarebbe in grado di superare la qualità d’immagine delle DSLR APS-C tradizionali e di alcune full frame, grazie appunto alla tecnologia X-Trans del sensore CMOS.

Diversamente dalle citate fotocamere che sfruttano il classico schema Bayer, i sensori X-Trans fanno uso di un pattern di pixel casuale e dotato di una certa irregolarità nella disposizione dei pixel RGB, che rendono possibile fare a meno dell’utilizzo dei filtri passa-basso (i filtri anti aliasing), utilizzato tipicamente per evitare effetti moiré e di aberrazione cromatica, preservando così la massima risoluzione dell’immagine e la maggior fedeltà possibile dei colori e dettagli.

sensore x-trans Fujifilm X-M1
La differenza fra un sensore normale – a sinistra – e un sensore X-Trans di Fuji

Durante il nostro test la scelta di Fuji ci è sembrata vincente: la Fujifilm X-M1 mostra una qualità d’immagine eccellente, ineccepibile: le fotografie sono dettagliate e taglienti, la risoluzione profonda e meticolosa, la gamma dinamica sorprende scatto dopo scatto, mostrando un’estensione efficace, capace di riuscire a gestire anche situazioni di scatto decisamente difficoltose. Solo in rarissimi casi abbiamo riscontrato la presenza di aberrazioni cromatiche, ma si tratta di casi isolati in condizioni luminose di difficile gestione, evidenti solo con una visione ingrandita dell’immagine.

La potenza del sensore si fa sentire anche nei test di sensibilità: grazie alla capacità di catturare un’ampia gamma luminosa, la Fujifilm X-M1 mostra anche eccellenti performance ad alta sensibilità ISO, con pochi disturbi e rumore contenuto. La gamma ISO della Fujifilm X-M1 va dai 100 ISO fino ai 25.600, livello di sensibilità quest’ultimo che mostra già molto rumore e disturbi ma che può essere sempre utile in situazioni di difficoltà.

Davvero impressionante dunque l’assenza di disturbi ad ISO solitamente proibitive per fotocamere di qesto genere, una qualità molto utile e sentita, che consente di effettuare scatti pregevoli anche con lenti non particolarmente luminose (come lo zoom 16-50mm con apertura f/3.5-5.6 che abbiamo potuto testare) e in condizioni di scarsa luminosità e poche fonti di illuminazione. Sicuramente con lenti più performanti e luminose i risultati sarebbero ancora più entusiasmanti.

 

Fujinon XC16-55mm F3.5-5.6
Il Fujinon XC16-55mm F3.5-5.6 è venduto unicamente con il kit dedicato alla Fujifilm X-M1.
Fujinon XC16-55mm F3.5-5.6
Si tratta di un obiettivo standard con un’equivalente 24-76mm su 35mm, non particolarmente luminoso – F3.5-5.6, ma versatile

 

Fujifilm X-M1: Galleria di Immagini ed operatività

La principale differenza fra la Fujifilm X-M1 e la altre fotocamere della serie X di Fuji è la mancanza del mirino ibrido, accessorio che è stato probabilmente rimosso per ridurre l’ingombro del corpo ed abbassare anche il prezzo finale.

Si tratta probabilmente del difetto principale della fotocamera: chi scrive non ne sente particolarmente la mancanza, abituato da tempo a comporre e scattare in live view; inoltre lo schermo orientabile risulta degno sostituto del mirino elettronico, ma molti appassionati preferiscono sfruttare il mirino per comporre i loro scatti e nel caso della X-M1, Fuji non dispone nemmeno di mirino accessorio da acquistare separatamente.

Operativamente la fotocamera mostra reattività e rapidità nella sua operazioni: consente numerose modalità di scatto, che vanno dal completo automatismo ai più dettagliati settaggi manuali; è possibile selezionare numerose modalità creative, simulare gli effetti delle più classiche pellicole Fujifilm, scegliere le modalità di scatto in base alla scena e impostare diverse tipologie di messa a fuoco.

In alcuni casi c’è stata qualche esitazione e imprecisione nella messa a fuoco automatica, soprattutto nelle scene meno illuminate, dove è stato necessario sfruttare il fuoco manuale.

Fujifilm X-M1
Niente mirino ibrido: sarà necessario comporre l’immagine con il display
Fujifilm X-M1
In alto tutti i comandi necessari, a portata di pollice

Sul fronte un tasto dedicato ai video che consente la ripresa di video in Full HD, con la possibilità di scegliere tre diverse modalità di autofocus: centrato, continuo o manuale. Interessante la possibilità di scegliere una diversa impostazione di fuoco per le funzioni video o scatto, indipendenti fra di loro.

Fujifilm X-M1
A sinistra in alto il tasto per attivare il flash pop up; a destra il tasto rosso per attivare la modalità video, oltre agli altri comandi.

Fujifilm X-M1: Conclusioni

Venduta ad un prezzo consigliato di 799 euro con lente kit da 16-55mm, ma anche in versione solo corpo a 699 euro, la Fujifilm X-M1 è un ottimo prodotto, probabilmente al momento una delle migliori (se non la migliore) mirrorless APS-C disponibile sul mercato, capace di rivaleggiare e superare senza problemi molte blasonate DSLR, grazie ad un sensore di alta qualità, capace di assicurare prestazioni di primo livello nella situazioni più disparate, garantendo sempre dettaglio e gamma dinamica di pregio.

In particolare gli scatti in scarsa luminosità e la mancanza di disturbi selezionando una sensibilità ISO rappresenta una marcia in più per chi desidera una fotocamera versatile anche con lenti non particolarmente luminose, come lo zoom 16-55mm fornita nel kit che abbiamo avuto la possibilità di usare.

La qualità dell’immagine è la medesima della due sorelle maggiori, la X-Pro1 e la X-E1: la Fujifilm X-M1 punta sulla compattezza, sacrificando però il mirino ibrido e non offrendo ad oggi un mirino accessorio da acquistare separatamente, aspetto che potrebbe scontentare chi non può fare a meno del mirino per la composizione.

Inoltre il ridotto parco lenti (nonostante sia disponibile un adattatore per usare lenti M) e un costo non proprio “entry level”, potrebbe far propendere l’acquisto verso altri sistemi mirrorless, come il Micro4/3 di Panasonic e Olympus, che offrono molti più obiettivi in catalogo.

In definitiva no possiamo che consigliare questa fotocamera per tutti gli appassionati di fotografia che sono alla ricerca di una mirrorless con prestazioni di alta qualità, non pretendono un parco lenti particolarmente esteso e non hanno problemi a rinunciare al mirino durante la composizione degli scatti.

Per ulteriori informazioni è disponibile la pagina ufficiale sul sito di Fujifilm.

Pro

  • – Qualità d’immagine di alto livello, gamma dinamica molto estesa
  • – Eccellenti performance in scarsa luminosità e ad alte ISO
  • – Grande varietà di modalità di scatto, dai massimi automatismi ai controlli manuali più dettagliati

Contro

  • – Assenza di mirino ibrido
  • – Ancora poche lenti disponibili per la serie X
  • – Prezzo non proprio “entry level”

 

Scheda Tecnica

  • Sensore: X-Trans CMOS, 16 Mpx, APS-C
  • Lente Kit: Fujinon XC16-55mm f/3.5 – f/5.6 con OIS
  • Connettività: Wi-FI, HDMI, USB 2.0
  • Scatto: da Bulb a 1/4000 di secondo; ISO fino a 12500
  • Schermo: diagonale da 3 pollici, non touch, orientabile sull’asse orizzontale
  • Riprese: JPG; RAW; Video: Full HD
  • Memoria: slot SDcard (SDHC, SDXC)
  • Altro: slitta a caldo

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