Fujifilm ha da poco lanciato sul mercato la nuova Fujifilm X-E2 (in vendita su Amazon a partire da 971 euro in versione solo corpo), fotocamere che succede alla precedente Fujifilm X-E1 e che si colloca nelle linea X dell’azienda nel segmento “prosumer”, dietro alla più professionale Fujifilm X-Pro1 e davanti alla Fujifilm X-M1, di cui abbiamo parlato nella nostra approfondita recensione.
Macitynet ha avuto la possibilità di testare la fotocamere per saggiarne le caratteristiche, ben consapevole del precedente test della versione entry level della serie X a lenti intercambiabili. Come sempre si tratta di una recensione basata sull’uso quotidiano reale, priva di testa scientifici ma fondata sull’utilizzo concreto del dispositivo e sui risultati ottenuti.
Oltre alla fotocamera abbiamo potuto provare anche l’obiettivo Fujinon XF 27mm f/2.8, piccolo compatto e molto utile per trasformare la X-E2 nell’equivalente di una compatta in termini di dimensioni. Continuate a leggere per sapere se le promesse e l’ormai assodata qualità Fujifilm è rimasta inalterata anche con questa nuova fotocamera.
Fujifilm X-E2: Introduzione e caratteristiche
Secondo quanto dichiarato dall’azienda, le novità rispetto alla versione precedente sono più di 60, per lo più funzionali, ma le più interessanti sono sicuramente il nuovo sensore X-Trans CMOS II e il nuovo processore EXR Processor II che in combinazione dovrebbero – sempre secondo quanto dichiarato da Fujifilm – posizionare la Fujifilm X-E2 al primo posto per velocità di autofocus.
Per approfondire le caratteristiche del sensore X-Trans CMOS II da 16 MP rimandiamo nuovamente alla recensione della X-M1, dove ne abbiamo parlato in maniera estesa; le altre caratteristiche della fotocamera sono la connessione Wi-Fi (non presente sulla X-E1) il mirino elettronico da 2.36 milioni di pixel, lo schermo da 3 pollici, fisso e non touch screen, la funzione di Lens Modulation Optimizer, che dovrebbe garantire una maggiore ottimizzazione delle immagini in base alla lente utilizzata e ISO 200-6400, pull 100 e in push fino a 25600.
La fotocamera è accompagnata dall’obbiettivo kit XF 18-55mm F2.8-4 R LM OIS, con 14 elementi in 10 gruppi (comprende 3 elementi asferici e 1 elemento a bassa dispersione); massiccio e robusto, l’obiettivo è caratterizzata da diverse ed interessanti caratteristiche: prima di tutto un’apertura abbastanza luminosa per una lente kit base, che garantisce una buona versatilità in diverse situazioni di scatto; disponibile poi una ghiera per selezionare l’apertura manualmente dall’obbiettivo, sebbene la ghiera non sia collegata direttamente al diaframma ma serva semplicemente a selezionarne il valore; non manca la ghiera per la messa a fuoco e per lo zoom, mentre è presente il solito tasto per disattivare lo stabilizzatore ottico e un tasto aggiuntivo per impostare la modalità la modalità automatica di selezione dell’apertura.
Fujifilm X-E2: controlli ed ergonomia
Avendo già testato la più entry level X-M1, balzano subito all’occhio le differenze principali fra la suddetta fotocamera e questa Fujifilm X-E2, primo fra tutti il mirino elettronico, caratteristica distintiva della fotocamera, che ricorda nel suo posizionamento le vecchie fotocamera a telemetro, stile ripreso generalmente dall’estetica della fotocamera, con un rivestimento vintage in simil pelle, impugnatura sporgente sulla destra e comandi a portata di mano sul lato superiore del dispositivo.
Il mirino permette di poter comporre l’immagine comodamente anche in situazioni di eccessiva luminosità; un sensore di prossimità permette di attivare il mirino non appena si avvicina il proprio occhio ad esso, spegnendo contemporanemente lo schermo; così come accade sul display, il mirino elettronico, molto luminoso e risoluto, restituirà un’anteprima efficace dello scatto che si andrà a immortalare; è disponibile anche un comoda rotella per misurare la messa a fuoco del mirino, che potrebbe variare da utente ad utente.
In presenza del mirino manca però lo schermo orientabile, disponibile invece nella sorella minore X-M1. Si tratta probabilmente di preferenze e gusti personali, ma chi scrive avrebbe preferito di gran lunga avere a disposizione uno schermo orientabile piuttosto che un mirino elettronico, che per quanto utile è meno versatile in situazioni in cui è necessario scattare con la fotocamera in posizioni più scomode e atipiche.
I comandi mettono subito in risalto la vocazione professionale della Fujifilm X-E2: sul lato destro superiore troviamo il pulsante di accensione e due solide ghiere di selezione, una adibita alla compensazione dell’esposizione e la seconda per la selezione dei tempi di scatto, oltre ad un tasto funzine. Diversamente della maggior parte delle fotocamere disponibili sul mercato, non esiste un’esplicita modalità PASM; semplicemente le varie ghiere di selezione e la messa a fuoco possono essere posizionate sulla modalità automatica, per consentire agli utenti di scattare automaticamente, lasciando alla fotocamere l’onere di decidere quali impostazioni utilizzare.
Sul fronte è disponibile una terza rotella, che può essere usata in varie occasioni, per modificare l’apertura o i tempi di scatto, nel caso in cui si stia usando una lente priva di ghiera di apertura; si conclude con diversi tasti funzione che possono essere personalizzati dal menù di controllo, oltre al classico pad di controllo per accedere alle opzioni da selezionare.
Fujifilm X-E2: Qualità d’immagine
Dal punto di vista della qualità dell’immagine non possiamo che ripetere quanto detto nella nostra recensione della Fujifilm X-M1: il sensore X-Trans CMOS, ora giunto alla versione II, garantisce immagini dettagliate e particolareggiate, con una resa cromatica fedele (forse leggermente a favore dei toni caldi) e una grande sensibilità in assenza di luminosità. Gli standard ISO vanno dai 200 ai 6400, con immagini perfette fino ad ISO 800 ma utilizzabili anche a 6400, dove il rumore inizia a farsi sentire ma non in maniera irreparabile per la qualità dell’immagine.
Sono disponibili anche gli ISO 12800 e 25600 ma solo in modalità JPG e con risultati che iniziano ad essere sconsigliabili. Rispetto ai risultati ottenuti con la X-M1, le differenze sono davvero sottili, con lievissimi miglioramenti forse riscontrabili solo ad elevati ISO, dove il rumore è leggermente inferiore, risultati che mostrano ancora una volta la bontà della tecnologia dell’azienda giapponese. Qui di seguito un rapido test ISO effettuato in interni con luce artificiale.
Un plauso in questo senso va anche all’ottima lente kit XF 18-55mm F2.8-4 R LM OIS, capace di garantire performance premium e una buona versatilità per chi si avvicina al formato per la prima volta, sebbene non sia certamente una lente compatta ma abbastanza ingombrante. L’apertura massima da f/2.8 consente risultati oltre la media (per un a lente kit) e la sua estensione, che va dai 27mm ai 83mm permette di coprire tutte le esigenze base, dai paesaggi alla ritrattistica.
Come sempre sono disponibili numerosi effetti integrati all’interno della fotocamera, come la possibilità di simulare il look & feel delle vecchie pellicole Fujifilm; come detto però la fotocamera non concede particolare spazio agli automatismi e si limita a fornire maggiore manualità e pochi menù di preselezione: niente fronzoli ma solo sostanza. L’autofocus rapido, di cui si fregia la fotocamera nella sua cartella stampa, non smentisce e di fa notare per la sua rapidità e precisione nella maggior parte delle situazioni, sebbene sia difficile valutare se effettivamente sia il più veloce attualmente disponibile.
Infine è disponibile anche la possibilità di collegare la fotocamera via Wi-Fi, opzione però poco interessante, vista l’unica funzionalità inclusa, ovvero il trasferimento delle immagini. Da una fotocamera quasi “pro” ci aspetteremmo maggior attenzione per questo aspetto.
Fujifilm X-E2 e Fujinon XF 27 mm f/2.8
Con la fotocamera abbiamo avuto anche l’opportunità di testare il pancake Fujinon XF 27 mm f/2.8, al momento probabilmente la lente più compatta a leggera della seri Fujinon. Caratterizzata da 7 elementi in 5 gruppi (di cui un elemento asferico), da un’apertura f/2.8 abbastanza luminosa, e da una focale equivalente a circa 40mm nel formato 35mm, la lente è ideale per chi è alla ricerca di un obiettivo compatto e leggero, capace di trasformare la X-E2 e le altre fotocamere Fujifilm in una compatta, comoda da trasportare anche nella tasche di una giacca.
Il Fujinon XF 27 mm f/2.8 si distingue per la nitidezza delle immagini al centro, con un’aberrazione cromatica appena accennata; la ghiera per la messa a fuoco è scorrevole e offre la giusta resistenza ma manca una ghiera per comandare l’apertura, cosa che avrebbe fatto comodo in una fotocamera come la X-E. L’autofocus è preciso, rapido ma un po’ rumoroso.
I difetti della lente sono rappresentati da un’eccessiva morbidezza verso l’esterno, soprattutto ad apertura massima e forse da un’eccessiva vignettatura sempre alle aperture più estreme. Una volta portato il diaframma verso f/5.6 i difetti iniziano a sparire, ma con aperture maggiori e velocità di scatto elevate, è possibile osservare dei cali di nitidezza. Manca infine lo stabilizzatore ottico, assente nel corpo, che fa perde qualche stop nell’utilizzo.
Resta comunque una buona lente, molto comoda, leggera e versatile, un must per chi cerca un lente Fujinon compatta e molto comoda; per tutti gli altri è probabilmente meglio puntare direttamente all’ottimo kit zoom di cui abbiamo parlato in questa recensione.
Fujifilm X-E2: Conclusione
Per valutare nel complesso la Fujifilm X-E2 è necessario considerare anche le alternative attualmente sul mercato, anche solo restando all’interno del catalogo Fujifilm: la nuova X-E2 è venduta ad oltre 1330 euro con obiettivo kit; la precedente Fujifilm X-E1 si trova a circa 930 euro con lo stesso obiettivo, mentre la X-M1 è venduta a poco più di 600 euro, circa la metà del costo della Fujifilm X-E2.
Se ci si limita ad osservare solo ed esclusivamente le performance tecniche e i risultati, la X-M1 resta ancora la migliore soluzione dal punto di vista del rapporto qualità-prezzo. La Fujifilm X-E2 offre una qualità di immagine praticamente identica alla “sorella minore” e sebbene includa una lente kit migliore rispetto alla X-M1, questa differenza non giustifica un esborso pari a oltre il doppio del prezzo della X-E2.
I vantaggi della Fujifilm X-E2 rispetto alla X-M1 sono i controlli manuali, più professionali e perfetti per chi predilige un sistema di controllo manuale, e la presenza del mirino elettronico, vantaggio però relativamente annullato dall’assenza dello schermo orientabile, che qualcuno potrebbe preferire in luogo del mirino.
Se tutte queste differenze rappresentano una condizione necessaria, probabilmente la soluzione migliore è ripiegare sulla X-E1: a nostro parere quanto offerto dalla X-E2 non giustifica la differenza di prezzo. Se invece queste differenze non rappresentano una condizione necessaria, la Fujifilm X-M1 resta al momento la scelta ottimale per chi è alla ricerca di qualità di immagine premium ad un ottimo prezzo.
Pro
– Qualità d’immagine eccellente, anche ad alte ISO
– Comodo mirino elettronico molto luminoso ed informativo
– Ottima lente kit in dotazione
Contro
– Prezzo forse eccessivo rispetto alla stessa scelta Fujifilm
– Manca lo schermo snodabile
la Fujifilm X-E2 è in vendita su Amazon ad un prezzo di 971 euro in versione solo corpo e ad un prezzo di 1291 euro in kit
Qui di seguito una galleria di immagini realizzate con la Fujifilm X-E2.