Un ricercatore francese del CNRS ha notato uno strano ed irritante odore proveniente dal Mac Pro: non avendo ottenuto chiarimenti da parte di Apple ha informato del problema Greenpeace. Un laboratorio indipendente ha così analizzato i vapori emessi dal Mac Pro in funzione, ottenendo risultati piuttosto preoccupanti.
Le esalazioni emesse dal Mac Pro sono state identificate come dannose e tossiche: tra le sostanze individuate il laboratorio di analisi indica la presenza di 7 contaminanti organici volatili, inoltre è stato rintracciato anche il benzene e altri derivati. Il rapporto indica la presenza di esalazioni chimiche tossiche proibite, come nel caso del benzene di cui sono noti anche effetti cancerogeni.
Le prime segnalazioni del problema non sono recenti, risalgono a circa un anno fa e sono apparse su HardMac e sul sito francese MacBidouille, in ogni caso la vicenda del ricercatore d’Oltralpe e la scoperta del laboratorio di analisi indipendente sono apparsi pochi giorni fa nientemeno che su Liberation, uno dei più importanti quotidiani del paese.
La notizia sta facendo il giro del Web, tra gli altri è stata riportata anche da Gizmodo. Fino a questo punto sembra che Apple stia seguendo la tradizionale strategia del silenzio stampa, anche se una comunicazione diretta in merito appare molto probabile vista la gravità delle scoperte e l’impatto che la notizia avrà senz’altro sull’opinione pubblica e non solo.
Nel frattempo è auspicabile che i risultati delle prime analisi vengano confrontati con una seconda serie di ricerche, solo in questo modo infatti è possibile confermare l’allarme oppure ridurne la portata. Macity non mancherà di tornare sull’argomento non appena saranno disponibili aggiornamenti.